Firmato il decreto per l’istituzione del Tavolo tecnico sui caregiver
Insediato il tavolo tecnico per definire la legge sui caregiver familiari. Secondo i dati resi noti a maggio dell’anno scorso, il nostro Paese conta più di 7 milioni di caregiver di cui il 38 per cento si occupa personalmente di familiari non autosufficienti.
Un’incidenza destinata a crescere, considerando come dai dati Istat si registra un progressivo aumento dell’aspettativa di vita e l’invecchiamento della popolazione.
I compiti del tavolo
A firmare il decreto per l’istituzione del “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari” lo 26 scorso ottobre è il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone.
I compiti? Individuare le aree di intervento e le maggiori esigenze a cui dare risposta con la formulazione di proposte utili a elaborare un disegno di legge volto al riconoscimento del ruolo svolto dal caregiver familiare; individuare e quantificare la platea dei beneficiari di una legge statale sui caregiver familiari e individuare il ruolo del caregiver familiare all’interno di un sistema integrato di presa in carico della persona con disabilità.
L’insediamento
La riunione di insediamento del tavolo tecnico al Ministero per le Disabilità e il conseguente avvio dei lavori è stato comunicato dallo stesso ministro Locatelli con una nota in cui si ribadiscono anche gli obiettivi dell’iniziativa. «Il tavolo avrà durata sei mesi» spiega il ministro delle Disabilità Alessandra Locatelli, «e lavorerà per formulare proposte ai fini della elaborazione di un disegno di legge volto al riconoscimento del ruolo svolto dal caregiver familiare […]. L’obiettivo è arrivare presto a una cornice normativa con una proposta che possa offrire sollievo, anche con agevolazioni fiscali, e accompagnare in particolare i compiti di cura dei caregiver conviventi. È arrivato il momento di unire le diverse prospettive sul tema e garantire un percorso univoco e condiviso in modo trasversale».
Emanuele Boi