Apprendimento degli studenti italiani: male in matematica
L’emergenza pandemica certamente ha influito sull’apprendimento degli studenti nelle scuole. In Italia così come nel resto del mondo. E così scatta l’allarme della povertà educativa e le disuguaglianze sociali (e digitali) tra gli alunni. Il fenomeno emerge dal primo report Ocse-Pisa (Programme for international student assessment) realizzato dopo il Covid. Il test ha evidenziato un calo generalizzato a livello mondiale del livello di competenze tra gli studenti in tutti e tre gli ambiti monitorati: lettura, matematica e scienze.
Per quanto riguarda l’Italia, il quadro è più in chiaroscuro: rispetto al 2018 il risultato degli studenti italiani è stabile in lettura, in crescita nelle scienze, in calo in matematica. E un altro dato salta agli occhi: nel nostro Paese permangono ampi divari territoriali nell’acquisizione delle competenze minime.
I risultati del test Pisa 2022 erano molto attesi, sia per l’accuratezza delle rilevazioni sia per i Paesi coinvolti (80). Mentre l’Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che ha curato l’indagine, nel dicembre scorso aveva rilasciato i nuovi dati sulle performance di quasi 700mila studenti 15enni (la fascia usualmente d’età indagata dalla rilevazione) da 81 diversi Paesi ed economie in lettura, matematica e scienze. In Italia sono stati poco più di 10mila (10.552) in 345 istituti gli studenti coinvolti nell’indagine.
A preoccupare maggiormente sono le diversità in aree geografiche. In particolare, appunto in matematica: il punteggio medio conseguito nell’Italia settentrionale è di circa 500 (496 nel nord est, 500 nel nord ovest), a fronte di una media italiana di 471. Il Centro si colloca in linea con il dato nazionale, mentre le ripartizioni del Mezzogiorno ottengono valori molto bassi.
Qualche esempio? In quattro capoluoghi su dieci, la maggioranza degli studenti italiani ha risultati non adeguati in matematica. Più nel dettaglio, nel Sud Italia il dato è ancora più allarmante: per oltre la metà degli studenti, in tre su quattro, le competenze in matematica sono inadeguate. Trento e Sondrio sono quelle con meno studenti con competenze inadeguate in matematica (rispettivamente 22,8 per cento e 25 per cento). Al contrario, la quota più elevata di studenti con bassi apprendimenti si riscontra a Carbonia (76 per cento di studenti) e Oristano (72 per cento). Oltre due terzi degli alunni non raggiungono livelli adeguati in altre quattro città del mezzogiorno: Crotone, Cosenza, Sassari e Napoli.