SpeechMatE, ovvero scrivere formule matematiche senza mani
Si chiama SpeechMatE ed è un software per consentire alle persone con disabilità agli arti superiori di scrivere e manipolare formule matematiche. A idearlo il Laboratorio Polin, appartenente al Dipartimento di Matematica impegnato nella promozione delle nuove tecnologie per l’accesso agli studi da parte di studenti con disabilità.
La storia del software
Il software nasce su impulso di Jan Berger, studente dell’Università di Torino. Diventato tetraplegico, a causa di un incidente, il ragazzo ha contattato il Laboratorio Polin per avere indicazioni su un programma utilizzare per poter scrivere formule e svolgere esercizi.
Infatti, gli strumenti di dettatura attualmente esistenti, ad esempio quelli di Google o quelli incorporati sull’editor di testi Microsoft Word non sono in grado di riconoscere e scrivere correttamente le formule matematiche.
Grazie al finanziamento di Fondazione Crt vincendo un bando di ricerca, il Laboratorio Polin è riuscito così a sviluppare la prima versione del software SpeechMatE (Speech-Driven Mathematical Editor, ovvero Editor Matematico Vocale).
Su internet è disponibile un video dove si mostra il funzionamento della prima versione di SpeechMate.
Per migliorare l’efficacia di questa soluzione, visto il crescente sviluppo dell’intelligenza artificiale, è emersa la necessità di funzioni per la modifica e la navigazione con la voce.
I fondi necessari all’implementazione del software esistente sono raccolti con la campagna di crowdfunding (una raccolta fondi su internet) “MatematIcA senza barriere!”.
La versione 2.0 del programma prevede, oltre all’implementazione della funzione di navigazione e modifica, la trasformazione del parlato (grazie al linguaggio LaTex, utilizzato principalmente per la composizione di testi scientifici) e l’anteprima in tempo reale della formula compilata nonché l’implementazione multimodale per consentire la lettura dei contenuti alternativamente per via visiva o uditiva, estendendo l’utilizzo del software a persone con diversi tipi di disabilità.
Le fasi del progetto
Nella pagina di MatematIcA senza barriere! vengono illustrate le diverse fasi del progetto.
La prima fase, finanziata da Fondazione Crt ha previsto lo studio delle potenzialità offerte dell’intelligenza artificiale, in particolare ChatGpt, al fine di utilizzare in sequenza un riconoscitore vocale (speech-to-text) e uno o più Llm (text-to-text) per correggere gli errori del riconoscitore.
Nella seconda fase si realizza invece un prototipo di applicazione web da testare con insegnanti e studenti. Sotto la guida di ricercatori in didattica matematica, durante la fase di sperimentazione saranno identificate le funzionalità più importanti per il software finale.
Nella fase tre, infine, i risultati di ricerca delle fasi precedenti saranno utilizzati per la progettazione e lo sviluppo del software vero e proprio.
Questo progetto sarà così in grado di abbattere le barriere nei confronti degli studenti con disabilità, garantendo loro il diritto allo studio.
Emanuele Boi