Valentina Incani racconta le vicissitudini di una speaker non vedente
Scritto da Valentina Incani e pubblicato da Butterfly edizioni, il titolo del libro è “L’amore è cieco ma il karma ci vede benissimo – Biografia semiseria di una speaker non vedente”.
La trama
Bittoria, single incallita, ironica e irriverente, con un’anima ipersensibile e un cuore grande quanto il suo talento per le figuracce cui va incontro. Ha 33 anni, lavora per Radio Isolina nella sua amata Cagliari e vive nella sua “Boboetto House”, un modesto rifugio da cui si affaccia sul mondo con speranza e un pizzico di “sfiga in amore”.
La sua vita prende una svolta inattesa quando Tancredi Aliprando, il nuovo inquilino del secondo piano, fa la sua entrata trionfale nella sua esistenza. Bello come il sole, ma irritante e insopportabile come pochi. Tancredi rappresenta tutto ciò che Vittoria detesta: snob, sarcastico e con un atteggiamento da vero cinico nei confronti dell’amore.
Tra aperitivi, incontri imbarazzanti, casi umani, amicizie e una famiglia su cui contare per tutta la vita, Vittoria cerca il suo posto nel mondo e, chi lo sa? L’amore potrebbe essere dietro l’angolo o subito dopo l’ennesimo palo in pieno viso.
Perché l’amore è cieco, ma il Karma ci vede benissimo.
L’autrice
Nata a Cagliari nel 1987, laureata in Scienze giuridiche, da bambina si innamora della radio che i genitori ascoltano in macchina e registrano su cassetta. Da adulta realizza il grande sogno di lavorare come speaker per Radiolina. Conclusasi la collaborazione con la radio, Valentina decide di dedicarsi alla scrittura e dà vita al suo primo romanzo, nel quale si racconta attraverso la sua alter ego “Bittoria”.
Il libro
“L’amore è cieco ma il karma ci vede benissimo” è una frizzante commedia romantica ambientata a Cagliari, con protagonista una speaker radiofonica alle prese con i problemi di tutti i giorni: lavoro, famiglia, amicizia, amore. Ma non solo. Perché in questo romanzo, Valentina ha scelto di raccontare anche la sua disabilità. E lo ha fatto con la solita dose di ironia e leggerezza.
Il libro si legge tutto d’un fiato e riesce a strappare molte risate e qualche lacrimuccia, mentre si seguono le dis-avventure di questa giovane donna capace di affrontare la vita con la forza di un caterpillar.
Estratto
“Nel tragitto radio casa la mia più grande consolazione è sentire Mamy.
La chiamo per raccontarle della puntata e per ascoltare i suoi predicozzi che sfociano, il più delle volte, in “eh Vabbeh non fa a dirti nulla”. Chissà di chi sono figlia per essere così permalosa.
Io la amo per questo, quando ho un problema la soluzione è lei, siamo telepatiche, sarà per tutto quello che abbiamo condiviso dalla scoperta della mia patologia fino ad oggi.
Non è stato facile, per lei, prendere una bambina di 3 anni e mezzo, portarla a Genova, in aereo, e sentirsi sbattere in faccia una diagnosi di retinite pigmentosa, senza papà a darle supporto e a farmi coraggio mentre affrontavo tutti quegli esami clinici in 20 giorni. Ho due genitori, ma lei vale per tre. È la mia mamma coraggio, ha una determinazione pazzesca e riesce a fare ironia su qualunque dramma, soprattutto quando in chiesa c’è lo scambio di pace e io do la mano al pilastro”.
Roberta Gatto