Cessa il servizio stampa di “Press-IN”
«Siamo veramente dispiaciuti di dover comunicare la chiusura definitiva del nostro servizio di rassegna stampa Press-IN». Così inizia il comunicato con il quale viene annunciata la cessazione della pubblicazione di notizie pubblicate dalle varie testate giornalistiche (e non) riguardanti contenuti sul sociale e sulla disabilità. Un servizio importante proprio per il mondo della disabilità che poteva così attingere a informazioni molto utili restando così aggiornato e informato.
«La normativa sul diritto d’autore, e soprattutto la giurisprudenza in merito sempre più rigorosa» continua il comunicato inviato ai lettori iscritti, «non lasciano ormai più spazio a un servizio come il nostro e non possiamo più continuare a contare solo sulla tacita benevolenza degli editori considerando l’assenza di ogni finalità di lucro da parte nostra e l’indubbia finalità sociale del nostro lavoro». Ecco, nonostante “l’assenza di ogni finalità di lucro” di questo importante servizio, comunque si è arrivati alla sua conclusione.
«L’agenzia che da anni ci fornisce, in abbonamento, gli articoli di stampa che noi poi filtriamo e selezioniamo, ci ha recentemente comunicato che, visto l’elevato numero di persone a cui noi inviamo gli articoli in forma integrale, e non solo con sintesi o citazioni, non potrà più rinnovarci il contratto di fornitura. Per noi, del resto, sarebbe improponibile fornire agli utenti solo dei riassunti, per non parlare dell’enorme lavoro redazionale che una operazione come questa richiederebbe, e purtroppo non abbiamo scelta». E annuncia così la conclusione della sua attività il 18 febbraio.
A parziale consolazione, rimangono «attivi il sito dell’Associazione Lettura Agevolata (www.letturagevolata.it) e quello sulla normativa scolastica www.normativainclusione.it collegato al gruppo Facebook Normativa Inclusione».
A margine di tutte le spiegazioni, le ragioni e i diritti, rimane la fine di un’opportunità e di una “finestra” verso il mondo che interessa le persone disabili. Un mondo che non ha mai preteso corsie preferenziali se non quelle che corrispondono all’abbattimento delle barriere, degli ostacoli che impediscono di cogliere e gestire le opportunità che hanno tutti i normodotati. “Tagliare” un’informazione, sì gratuita, ma rivolta al mondo di chi dalla vita è costretto a superare barriere e limiti, non è un bel traguardo. E dispiace che a portare a questo risultato siano stringenti norme e leggi che però non fanno rima con “attenzione” e “sensibilità”.
Bachisio Zolo