Comunicare la Disabilità: ora c’è una guida
Disponibile sul sito dell’Ordine dei Giornalisti “Comunicare la disabilità. Prima la persona”, la guida per una comunicazione adeguata e rispettosa delle persone con disabilità.
Promossa e ideata dal Coordinamento per le Pari Opportunità dell’Ordine Nazionale, la guida è dedicata ad Antonio Giuseppe Malafarina, coautore del progetto scomparso lo scorso 11 febbraio.
Perché una guida?
Perché una guida per la comunicazione sulla disabilità? A rispondere è Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. «Le persone con disabilità rappresentano “la più grande minoranza del mondo” e il 20 per cento della popolazione globale si confronta infatti con la disabilità […]. Si tratta» ribadisce Bartoli, «quindi di un aspetto vasto, che attraversa tutti i settori della società e dove la comunicazione svolge un ruolo determinante nell’aiutare, o nell’ostacolare, la vita delle persone con disabilità».
Una guida accessibile
Nel testo si specifica inoltre come «il progetto grafico della guida, dalla scelta dei font, alle spaziature del testo, all’utilizzo del colore, è accessibile anche alle persone cieche e con dislessia».
Il contributo di Giulia Giornaliste Sardegna/Gruppo Carta di Olbia
Come raccontato in un precedente articolo, la necessità di una guida è emersa in Sardegna, a Olbia, in occasione di un corso in tema di informazione sulla disabilità. Nel dicembre del 2019, infatti, l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna (Odg) e l’associazione GiULia giornaliste Sardegna in collaborazione con due Enti rappresentativi delle persone con disabilità (l’Associazione sensibilMente e la Uildm sezione di Sassari (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) avevano organizzato un corso di aggiornamento. E in quell’occasione, riflettendo sul come la rappresentazione delle persone con disabilità nei media continui a veicolare stereotipi e pregiudizi, emerse l’esigenza di predisporre un protocollo deontologico finalizzato con l’intento di promuovere una rappresentazione corretta e rispettosa delle persone con disabilità nei media. Questa la genesi della “Carta di Olbia”, uno strumento deontologico simile ad altri già predisposti per la trattazione di temi particolarmente delicati.
Nello specifico della guida “Comunicare la disabilità. Prima la persona”, il contributo di GiUlia giornaliste è intitolato “Donne e disabilità, la discriminazione multipla”.
Emanuele Boi