3 marzo, Giornata Mondiale dell’Udito
Il 3 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’udito. Istituito per volere dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’evento coinvolge oltre 100 Paesi e intende promuovere la prevenzione e aumentare così la consapevolezza sulle malattie dell’orecchio e i disturbi uditivi.
Lo slogan scelto per l’edizione 2024 è “Cambiare mentalità: rendiamo la cura dell’orecchio e dell’udito una realtà per tutti”. Quest’anno, infatti, l’obiettivo specifico prevede proprio il contrastare le idee sbagliate e la mentalità stigmatizzante relativa alla perdita dell’udito al fine di garantire un accesso equo alle cure dell’orecchio e dell’udito.
Ed è proprio questa stigmatizzazione, secondo l’Oms, insieme alla mancanza di sintomi visibili, la motivazione per cui la perdita dell’udito è spesso definita “disabilità invisibile”.
Linee Guida per migliorare l’accesso alle cure acustiche nei Paesi a basso e medio reddito
In occasione della Giornata mondiale dell’udito, l’Oms ha inoltre rilasciato delle linee guida volte a migliorare l’accesso alle cure acustiche nei Paesi a basso e medio reddito.
Nelle linee guida si legge come «oltre 400 milioni di persone in tutto il mondo potrebbero trarre beneficio dall’uso degli apparecchi acustici, mentre solo il 17 per cento riesce a utilizzare questi dispositivi. Il divario dell’83 per cento rappresenta una sfida globale poiché la perdita dell’udito non affrontata a dovere è una delle principali cause di morbilità (cioè la frequenza percentuale di una malattia in una collettività) con un costo globale annuo di 980 miliardi di dollari. Questo è, infatti, il costo sostenuto a causa dell’impatto di perdita dell’udito senza accesso alla riabilitazione, comprese le perdite di produttività ed esclusione sociale».
Nello specifico, le linee guida offrono chiare indicazioni su chi dovrebbe essere dotato di un apparecchio acustico; il processo di valutazione; gli strumenti da utilizzare e il protocollo per il follow up (ovvero il controllo continuo o periodico e programmato).
Alcune statistiche
L’Oms stima, a livello globale, più di 1.5 miliardi di persone colpite da problemi uditivi. Di queste, circa 7 milioni sono in Italia (il 12.1 per cento della popolazione).
Inoltre, entro il 2050, circa una persona su quattro sperimenterà una forma di diminuzione dell’udito. Questo a causa della crescente esposizione al rumore, specie in ambito ricreativo. Proprio a causa delle cattive abitudini di ascolto (per esempio utilizzo prolungato di auricolari, o la frequentazione di locali o concerti dove il volume della musica raggiunge volumi molto elevati) si stima che tra i giovani, oltre un miliardo è a rischio sordità precoce.
Emanuele Boi