Alfio Uda e la sua mission con “SardegnAccessibileODV”
Si chiama “SardegnAccessibilecODV” ed è un’associazione con l’obiettivo di rimuovere quelle barriere, architettoniche e culturali, che impediscono alle persone con disabilità fisica di condurre una vita inclusiva. E questo nel lavoro, nella società, negli uffici pubblici, negli ospedali e poliambulatori, ma anche nei luoghi dove svolgere attività ludico-ricreative e turistiche come le spiagge.
Dietro, la missione di Alfio Uda, 58enne di Macomer con un passato da promotore finanziario e una seconda vita sportiva da cestista e arbitro di calcio. Lui, che dopo un incidente stradale e la paralisi parziale alle gambe ora vive quotidianamente su una carrozzina la sua disabilità fisica. E lo fa con grande forza.
La storia di Alfio
Una vita sconvolta nel lontano settembre 2015. In sella alla sua moto, Alfio viaggiava sull’asse mediano di Cagliari quando con una manovra azzardata un’auto gli taglia la strada: la frenata, l’urto contro la macchina che si dà alla fuga e la testa sbattuta contro una parte del guard rail e la conseguente frattura di due vertebre.
La vita su una carrozzina, la forza di rialzarsi
“Non potrai camminare mai più”, la sentenza agghiacciante al risveglio dal coma farmacologico. Ma a volte, “la diagnosi non è sentenza” e Alfio ha così deciso di non arrendersi. «Le previsioni mi davano paralizzato dalla testa in giù» racconta Alfio Uda. «Però, visto che la mia è una lesione parziale, sino a oggi sono riuscito a ottenere risultati straordinari. Riesco a muovere dei passi con un tripode e posso fare brevi spostamenti, così come salire e scendere le scale appoggiandomi al corrimano con la mano sinistra (unica funzionante).Spesso ci sono delle facoltà e delle abilità residue a cui i medici possono non credere, ma che possiamo reclutare».
La nascita di “SardegnAccessibile ODV”: un aiuto per chi vive nella disabilità fisica
Nel 2020 la nascita dell’associazione “SardegnAccessibile ODV”, che con un team di volontari lavora per migliorare la condizione di chi vive nella disabilità fisica, anche in una semplice gita al mare. «Ci proponiamo sempre di collaborare con le tutte amministrazioni e associazioni perché la disabilità non ha colore politico e non guarda in faccia nessuno» ribadisce Alfio Uda, «e in questo tempo siamo riusciti a creare dei punti spiaggia accessibili e gratuiti per disabili motori, grazie a sinergie con sindaci attenti e sensibili». Dove? «Nelle spiagge di Pula e nella provincia di Oristano (Arborea, Cabras e Bosa) prima della nostra azione, non c’era un litorale accessibile».
Litorali inclusivi, accessibili e gratuiti per disabili motori
«Grazie alla collaborazione con l’assessorato agli enti locali nella precedente Giunta è stato inserito un finanziamento di 4 milioni e mezzo di euro nella legge regionale 19/2023 così da poter rendere i litorali inclusivi, accessibili e gratuiti per i disabili motori».
L’interesse per la politica e gli obiettivi di “SardegnAccessibile ODV” per l’estate 2024
Dall’attività nel sociale ecco che in Alfio nasce l’interesse per la politica, con la candidatura alle ultime regionali sarde, su esplicita richiesta del ministro della Disabilità Alessandra Locatelli, con la quale da oltre un anno resiste un proficuo rapporto personale di collaborazione. «Per la prossima estate vorremmo sensibilizzare questa nuova Giunta affinché le amministrazioni comunali, non solo costiere, ma anche montane e lacustri, utilizzino i fondi stanziati per rendere fruibili tutti i luoghi di interesse turistico, laddove morfologicamente possibile».
L’importanza dei rapporti umani e la forza di una persona a fianco
Una rinascita, quella di Alfio, rafforzata anche dall’incontro con la fisioterapista Luciana Hatfull, diventata poi sua seconda compagna di vita, dopo la morte della prima moglie Stefania. «Mi ha sempre dato la forza di non arrendermi e continuare a lottare e sperare. Avere una persona a fianco può essere tanto importante. Ma ancora di più lo è non perdere l’amor proprio, non lasciarsi andare a rabbia o depressione». Da Alfio ecco allora un messaggio di incoraggiamento: «Never give up, mai arrendersi. La forza, la si trova soprattutto dentro di sé e poi nelle persone che ti aiutano e ti sostengono».
Obiettivo, abbattere le barriere architettoniche e culturali
Obiettivo di “SardegnAccessibile ODV”, abbattere le barriere architettoniche, vero, ma anche e soprattutto quelle culturali, forse le più dure. «Capita, ad esempio, che una persona con disabilità cerchi di entrare in un bar e, pur vedendolo in difficoltà, nessuno si offre di aiutarlo. Queste sono le barriere peggiori da rimuovere. La mancanza di cultura e attenzione verso i disabili”. E allora che cosa si potrebbe fare? «Certamente una campagna di sensibilizzazione partendo dalle scuole: far provare a ragazzi e genitori cosa significhi muoversi in carrozzina, in uno spazio dove ci sono ostacoli. Se con gli adulti è difficile, con i giovani si può lavorare in anticipo. Si potrebbe fare lo stesso tentativo anche con gli amministratori comunali, così da fargli vivere le difficoltà che un disabile in carrozzina trova nel muoversi all’interno dei centri cittadini».
Gian Marco Cossu