Quindici anni di Convenzione Onu: il punto
Sono trascorsi quindici anni da quando l’Italia, il 30 marzo del 2007 ha sottoscritto la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Una Convenzione che era stata approvata dalla Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 e che l’Italia aveva fatto propria con l’allora ministro per la Solidarietà Sociale Paolo Ferrero e successivamente ratificata il 3 marzo 2009 con la legge 18/09. L’Italia fu il 50° Paese a farlo e a oggi sono ben 189 gli Stati che si sono uniti. Ultimo il Portogallo la scorsa settimana.
Ma cosa significa la ratifica della Convenzione Onu da Parte dell’Italia? Significa farla diventare una legge dello Stato italiano e proprio il 3 marzo si è celebrato il quindicesimo anniversario. L’occasione per ricordarlo l’ha creata il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che il 6 marzo hanno riunito in seduta congiunta l’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità e l’Osservatorio Permanente per l’Inclusione Scolastica.
All’incontro svolto nella nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati sono state anche presentate da alcune istituzioni scolastiche una serie di buone prassi adottate in tema di inclusione scolastica.
Nell’occasione, il presidente Ierfop Roberto Pili ha esposto il corso Erasmus di alta formazione intitolato Eesi-Digi – Empowerment educativo incentrato sull’inclusione sociale degli studenti con disabilità attraverso soluzioni digitali e tecnologie assistive.
Il contenuto della Convenzione Onu
La Convenzione Onu riconosce la disabilità come un concetto in evoluzione, risultato dell’interazione tra le persone con disabilità e l’ambiente circostante. L’approvazione e la ratifica di essa da parte dell’Italia ha costituito un passaggio fondamentale e importante per tutte le persone con disabilità perché favorisce la piena inclusione, uguaglianza e dignità di tutti i cittadini e le cittadine con disabilità
Bachisio Zolo