Medici di base, cresce la carenza
«Mancano oltre 3100 medici di base ed entro il 2026 ci saranno più di 11mila pensionamenti», questo l’allarme lanciato dalla Fondazione Gimbe sulla base dell’analisi dei dati riferiti al 1 gennaio 2023.
La maggior carenza di medici si registra nel Nord Italia. È la Lombardia infatti a mancare di 1237 medici aprendo questa triste classifica seguita dal Veneto (-609), Emilia Romagna (-418) e Piemonte (-296). Nel Sud Italia, invece, la carenza più alta si registra in Campania (-381 medici) .
Il Sud Italia, invece, sarà l’area più colpita dai prossimi pensionamenti della categoria dei medici. Si stima come, nel 2026, in Campania ci sarà una riduzione di 384 medici. Seguono Puglia (-175), Sicilia (-155), Calabria (-135), Abruzzo (-47), Basilicata (-35). Nel Nord Italia le riduzioni maggiori riguarderanno il Lazio (-231), la Liguria (-36) e il Friuli Venezia Giulia (-22).
Troppi assistiti per medico di famiglia
I dati del ministero della Salute, riferiti al 2022, evidenziano come come su oltre 39mila medici di medicina generale, il 47.7 per cento (quasi uno su due) ha più di 1500 pazienti. In Lombardia e nella Provincia Autonoma di Trento, a superare il massimale sono due medici su tre.
La situazione in Sardegna
Nello specifico della Sardegna, l’analisi della Fondazione Gimbe registra la mancanza di 102 medici; inoltre tra il 2019 e il 2022 si è registrata una riduzione del 34.2 per cento dei medici (prima tra le regioni). A superare il massimale di 1500 pazienti è il 48.1 per cento dei medici di medicina generale.
Per quanto concerne la fotografia anagrafica, nel 2022, il 79.7 per cento dei medici aveva oltre 27 anni di laurea (rispetto la media nazionale del 72.5 per cento) e saranno 333 i medici ad aver compiuto o dover compiere i 70 anni, raggiungendo l’età massima per la pensione.
Infine, considerando il pensionamento ordinario a 70 anni di età e il numero di borse di studio per gli anni 2020/2023, nel 2026 il numero di medici diminuirà di 9 unità.
Emanuele Boi