Cagliari, a Ierfop gli ultimi ricavati della tecnologia per non vedenti
Dagli alunni delle Materne fino a quelli adulti pensando anche agli insegnanti, alla formazione e training, al lavoro e alla casa. Tutto, ma proprio tutto quanto la nuova tecnica e tecnologia ha immesso sul mercato degli strumenti per venire incontro alle persone non vedenti. Questo l’argomento trattato nella tavola rotonda che si è svolta sabato mattina nell’Aula Magna “Giovanna Salaris” a Ierfop. Il computer e l’informatica al servizio di chi non vede e di chi non vede più. «La fondazione “Lucia Guderzo” di Padova», spiega Davide Cervellin, presidente e socio fondatore dell’associazione, «si orienta sempre più nel dare nuovi impulsi alla ricerca scientifica in favore delle persone con disabilità». Ecco allora a spiegare gli strumenti di Tiflosystem, ovvero la “tecnologia che aiuta”. Come i “lettori” di libri per i non vedenti, con tanto di ingranditore delle lettere e caratteri per gli ipovedenti.
E poi, gli occhiali dotati di sensore che comunicano gli ostacoli e gli oggetti, aiutando così a camminare autonomi. Per non parlare della stampante in grado di riprodurre immagini rivelabili al tatto. E il programma Winlucy, pensato per favorire l’accesso al computer delle persone sordo-cieche, utile anche per gli anziani con disabilità visiva. In rilievo anche, la coordinatrice del progetto Erasmus + Eesi Digi di Ierfop Claudia Serra a sottolineare i risultati riguardanti l’accessibilità tecnologica degli studenti con disabilità. Un appuntamento importante a cui non ha fatto mancare il suo messaggio di saluto del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli.
«Attraverso lo sviluppo della tecnologia» sottolinea ancora Davide Cervellin, «affianchiamo la persona disabile della vista nell’eduzione scolastica analizzando e monitorando i processi di sviluppo tecnici. E questo processo» conclude Cervellin, «favorisce l’istruzione e la formazione di illustri professionisti nel mondo del lavoro come avvocati, ingegneri elettronici, musicisti».
«Abbiamo voluto fare il punto dello sviluppo tecnologico qui, da noi a Cagliari» spiega il presidente Ierfop Roberto Pili, «proprio perché Ierfop si pone come punto di riunione e attrazione verso il mondo della disabilità». Tanto che ora si sta pensando a rendere l’appuntamento di sabato a cadenza fissa una o più volte l’anno.
«E questo perché» sottolinea il direttore della Formazione Ierfop Bachisio Zolo, «con la tecnologia, il mondo dei non vedenti conduce insieme un percorso in continuo sviluppo da 45 anni. Proprio a Torino» conclude Zolo, «Ierfop sta sviluppando un corso Braille per non vedenti impiegando il nuovo e più moderno metodo per l’insegnamento».
«Il soccorso della tecnologia» ribadisce Teodoro Rodin, vicepresidente vicario di Ierfop, «insieme con la formazione professionale favorisce la diminuzione del disagio sociale delle persone disabili». «Osservando come la vita delle persone nel mondo e in Italia in particolare si stia sempre più allungando» riflette la docente di Psicologia all’Università di Cagliari Donatella Petretto, «è chiaro come la disabilità possa sopraggiungere ed è importante quindi che la tecnologia possa arrivare a supportarla meglio e quindi contribuire a diminuire i disagi della persona». Un appuntamento davvero importante per quanti vivano una disabilità visiva.