Domani 21 marzo, Giornata Mondiale sulla sindrome di Down
Il 21 marzo si celebra la Giornata mondiale sulla sindrome di Down. Istituita nel 2012 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla sindrome di Down. L’intento è abbattere i pregiudizi e gli stereotipi ancora presenti nella società, promuovendo una cultura della diversità inclusiva.
“Assume that i can”, la campagna 2024 di Coordown
«Le nostre supposizioni negative sulle persone con sindrome di Down possono portarci a trattarle in modo tale che queste supposizioni diventino realtà. In sociologia, questa è chiamata “profezia che si auto avvera”. Perché non invertire le nostre prospettive? Se abbiamo supposizioni positive sulle persone con sindrome di Down, daremo loro più opportunità nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle relazioni e nelle attività. E forse questi presupposti positivi diventeranno realtà». Queste le parole che accompagnano il video “Assume that I can” (supponiamo che io possa, ndr), pubblicato sui profili social di Coordown lo scorso 15 marzo.
La giovane donna, protagonista del video, evidenzia come quanti la circondano credano che lei non possa bere un cocktail, praticare sport, studiare Shakespeare, andare a vivere da sola o raggiungere obiettivi importanti. Al pubblico viene proposto un cambio di prospettiva e usare la “profezia che si auto avvera” in modo positivo con le parole «se credi in me, se mi dai fiducia, potrai avere un impatto positivo e allora, forse, potrò aggiungere obiettivi, anche inaspettati».
Il video ha riscosso notevole successo raggiungendo più di 100 milioni di visualizzazioni e oltre 20mila condivisioni.
La condivisione di testimonianze
Attiva fino al 21 marzo, la campagna prosegue sui profili ufficiali di Coordown con la raccolta e la condivisione di testimonianze provenienti da diverse parti del mondo in cui persone con sindrome di Down e le loro famiglie raccontano gli stereotipi affrontati e i pregiudizi “ribaltati”. Gli hashtag (ovvero degli aggregatori tematici costituiti da una parola preceduta dal simbolo #) utilizzati nella campagna sono #AssumeThatICan #EndTheStereotypes #WorldDownSyndromeDay #WDSD24.
La sindrome di Down, alcuni dati
L’Oms – Organizzazione Mondiale della Sanità afferma come ogni anno nel mondo nascono circa dai 3 ai 5mila bambini con sindrome di Down. Nel nostro Paese, invece, si stima quasi un bambino su 1200 (per un totale di 38 mila individui).
Dovuta alla presenza (parziale o totale) di un cromosoma 21 più, la sindrome di Down è considerata la causa genetica più comune di disabilità intellettiva.
Nel 60-80 per cento dei casi le persone con sindrome di Down presentano deficit uditivi, mentre il 45-50 per cento soffre di cardiopatie congenite. Si possono riscontrare, inoltre, problemi di crescita durante l’infanzia, problemi di obesità e una maggior probabilità di sviluppare problemi alla vista. A causa della disregolazione del sistema immunitario, infine, sono più esposte allo sviluppo di infezioni.
Emanuele Boi