Bonus computer di 300 euro nel 2024, ma non è proprio così
La notizia è rimbalzata nei giorni scorsi su tanti siti di Google e riguardava un bonus di 300 euro per l’acquisto di un computer nel 2024. “Tutto molto bello” direbbe qualcuno, se guardando un po’ meglio non ci si accorgesse che la “notizia” o l’”informazione”, altro non è che una bufala. O fake news, come si dice oggi. Non c’è nessun bonus al riguardo.
E allora, viene da chiedersi come nasce e, soprattutto, come si sviluppa una simile notizia che pure non ha nessuna fonte ufficiale (l’elemento principale di una notizia) e tantomeno alcun annuncio politico o di istituzione. Eppure, su decine di pagine web, la notizia si è diffusa, è rimbalzata creando aspettative che si sono rivelate assolutamente infondate. Ma allora perché è successo?
Certo, considerato l’alto numero di bonus che i vari Governi nazionali e regionali stanno erogando, uno in più o in meno è apparso perlomeno verosimile e la conferma è stata appunto il rimbalzare della notizia su siti e testate giornalistiche anche attente, di solito.
La necessità di soddisfare la fame di contenuti, oppure di restare al passo con i concorrenti sul web aggiunte le logiche Seo, alle volte fanno inciampare anche i giornalisti più attenti. Infatti, se nelle ricerche Google si nota un aumento di interesse per un tema, nelle redazioni si è portati a coprirlo, a volte senza le dovute verifiche.
Controllando gli strumenti di Google, le prime ricerche relative al fantomatico Bonus Computer 2024 di 300 euro risalgono alla prima settimana di marzo. Successivamente scemano, ma molti siti e quotidiani diffondono comunque la notizia rilevatasi poi falsa.
È anche vero come molti quotidiani e comparatori, hanno diffuso dettagliate indicazioni per richiedere il bonus che attualmente non esiste. Addirittura vengono citati requisiti minimi specifici, come effettuare la richiesta per accedere al voucher, di cui era riferita anche l’entità, i già citati 300 euro. Insomma, la fake news diventa virale e quindi credibile. Ma come può succedere e perché? Intanto bisogna considerare come il fenomeno della creazione di false notizie non sia neanche recente, ma vanti numerosi casi registrati fin dal lontano 1600. Senza voler citare I protocolli dei Savi di Sion, un falso documento creato dalla polizia segreta zarista con l’intento di diffondere nei primi anni del XX secolo l’odio contro gli ebrei nell’impero russo.
Ancora oggi, nell’epoca delle fake news che diventano virali sui social, qualcuno ne ha fatto addirittura un mestiere. Chi? Gian Marco Solini, romano, classe 1988 da diversi anni si diverte a diffondere bufale sull’onda del risentimento popolare verso il tema di giornata.
Ma la disinformazione può avvenire anche quando vi è la buona fede e questo quando entra in azione la fretta, solita cattiva consigliera. Quindi, verificare sempre la notizia quando ci arriva.
Bachisio Zolo