Non vedenti: Atm accessibili alla UniCredit
Buone notizie per i possessori di carte di credito, di debito e prepagate con disabilità visiva. La UniCredit ha infatti esteso a tutte le macchine Atm la funzione di prelievo accessibile per non vedenti e ipovedenti.
Un servizio importante e per nulla scontato. Infatti, quando la funzione di accessibilità non è presente, gli utenti con disabilità visiva devono affidare le proprie carte e i propri dati personali a qualcuno che svolga l’operazione al posto loro, con tutte le conseguenze e i possibili rischi del caso.
L’obiettivo della banca è quello di «favorire l’autonomia dei clienti con disabilità visiva, abbattendo le barriere nell’effettuare le principali operazioni bancarie».
Come funziona
Grazie all’attenzione di UniCredit verso gli utenti con disabilità visiva, oltre 4mila sportelli Atm sono ora accessibili ai clienti ciechi e ipovedenti in totale autonomia, garantendo in tal modo la riservatezza dei dati e delle operazioni.
Per gli ipovedenti
Basterà premere il tasto 5 del tastierino numerico presente nell’Atm (segnalato da un puntino in rilievo) prima di inserire la carta; questo abiliterà uno schermo con sfondo nero e caratteri gialli ingranditi, per agevolare la lettura da parte degli ipovedenti.
Per i non vedenti
Per gli utenti non vedenti, invece, prima di premere il tasto 5 sarà necessario inserire le proprie cuffie nell’apposito Jack in modo da attivare la funzione vocale. Sarà quindi possibile inserire la carta e procedere con l’operazione desiderata, grazie alla guida dell’assistente vocale.
In conclusione
Quello di UniCredit è un passo molto importante verso l’autonomia delle persone con disabilità visiva. Doversi affidare ad altri per effettuare un prelievo all’Atm è infatti un problema da non sottovalutare, anche perché spesso ci si trova da soli e quindi impossibilitati a eseguire l’operazione.
La gestione autonoma dei propri conti è un argomento delicato e meriterebbe di essere esplorato a fondo. Ogni iniziativa in tal senso, quindi, è certamente la benvenuta.
Roberta Gatto