Hannes è molto simile a una mano umana ed essendo stata sviluppata direttamente con i pazienti, è di uso pratico. In seguito ad alcuni studi pilota condotti su amputati al Centro Protesi Inail, si è scoperto come dopo un periodo di formazione di circa una settimana, le persone potevano usarla in modo autonomo a casa propria per svolgere attività quotidiane.
La protesi consiste in un sistema mioelettrico che può essere indossato tutto il giorno ed è adattabile alle diverse disabilità degli arti superiori.
Come funziona
Una serie di sensori elettromiografici di superficie situati in una invasatura personalizzata rileva l’attività dei muscoli residui dell’arto. Questi vengono attivamente contratti dal paziente per eseguire più movimenti. Attraverso un software dedicato e una connessione bluetooth è possibile personalizzare i parametri di funzionamento della mano, come la precisione e la velocità dei movimenti.
Per indossare Hannes ci vuole un “invaso”, cioè una guaina apposita che connette il moncherino con la protesi e questa deve essere fatta su misura.
La mano bionica non è ancora commercializzata e sembra che ci vorrà ancora qualche anno prima di metterla in vendita.
I costi
Ma quanto è il costo di questa mano bionica ancora in fase di sperimentazione? Da Iit fanno sapere che il suo costo sarà tra i 12 e i 17mila euro. Altre soluzioni già sul mercato e con una funzionalità simile hanno un prezzo che oscilla dai 35-40mila euro in su.
Il Servizio sanitario nazionale copre circa 7 mila euro di spesa per le invalidità civili. Inail, invece, la totalità nel caso di invalidità da lavoro.