La corsa all’oro italiana per l’intelligenza artificiale: da iGenius a Datrix
La corsa all’oro dell’intelligenza artificiale coinvolge diverse startup e aziende italiane. Chi sono? Prendiamo il caso di iGenius, una fra le prime a esplorare questa frontiera tecnologica. Entro l’estate, la società fondata da Uljan Sharka punta a lanciare Modello Italia, praticamente la ChatGpt nazionale addestrata sul supercomputer Leonardo del Cineca.
La caccia ai dati
I modelli vanno però “nutriti” e alcune startup italiane si occupano proprio della selezione e della cura dei dati. Aindo, per esempio, crea informazioni sintetiche, del tutto simili agli originali nel comportamento. Essi sono rispettosi della privacy e della sicurezza dei segreti industriali. Datacrypto invece sviluppa meccanismi di protezione dei dati e delle loro transazioni attraverso crittografia e, dopo il recente investimento di tre milioni, P101 e Cysero ha deciso di trasferire il quartier generale dagli Stati Uniti all’Italia.
AI alla portata delle Pmi
Ci sono poi startup che si occupano di sviluppare sistemi di AI per le imprese come VedrAI specializzata nelle soluzioni per le Pmi e Aptus AI in grado di generare versioni leggibili dalle macchine dei documenti legali, facilitando così l’accesso e la consultazione alle normative nazionali ed europee a banche, istituzioni e professionisti.
Le aziende quotate in Borsa
Accanto alle startup non mancano poi gruppi quotati attivi a vario titolo nel settore dell’AI. Secondo l’Osservatorio AI Euronext Growth Milan, otto società di Piazza Affari hanno nell’intelligenza artificiale l’attività principale: eViso, Almawave, Spindox Cyberoo, Creatives Group, Datrix, Expert.ai, Neosperience.
Il giro d’affari in Italia
Probabile come nei prossimi mesi nasceranno altre aziende e startup. Sono in molti a pensare che l’AI diventerà un pilastro ineludibile di ogni piano industriale, al pari di digitalizzazione e sostenibilità. Stando ai calcoli dell’ultimo Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2023 il giro d’affari dell’AI in Italia ha registrato un incremento del 52 per cento, raggiungendo un valore di 760 milioni.