L’uomo più vecchio del mondo ha 111 anni
Come ha fatto? Il nuovo uomo più vecchio del mondo non ha paradossalmente idea di come abbia fatto a raggiungere questo invidiabile primato. «Pura fortuna, suppongo» commenta John Alfred Tinniswood, 111enne a cui il Guinness World Records ha consegnato nei giorni scorsi il riconoscimento in precedenza detenuto dal venezuelano Juan Vicente Pérez Mora, morto il 2 aprile a 114 anni.
È in pensione da più di mezzo secolo e risiede in una casa di cura di Southport dove lo staff che lo segue lo definisce affettuosamente «un gran chiacchierone». Tinniswood è nato a Liverpool il 26 agosto 1912, pochi mesi dopo il naufragio del Titanic. Ha una figlia, quattro nipoti e tre pronipoti, mentre la moglie Blodwen è morta nel 1986 dopo 44 anni di matrimonio. Lui ne aveva invece 27 allo scoppio della Seconda guerra mondiale, quando non poté essere arruolato come soldato per via di alcuni problemi alla vista. Ciononostante trovò comunque modo di contribuire alla causa di Sua Maestà in veste di impiegato del servizio di amministrazione militare (il Royal Army Pay Corps). Questo ruolo svolto lo rende oggi «il più anziano veterano maschio della Seconda guerra mondiale attualmente in vita».
La passione per il Liverpool
Nella sua vita John Alfred Tinniswood ne ha viste tante, tantissime: «il mondo, a suo modo, cambia sempre», dichiara sempre al Guinness World Records. «Ora sta diventando un po’ migliore» aggiunge, «ma non ancora del tutto. In ogni caso sta andando nella direzione giusta». Dal suo 100esimo compleanno si è abituato a ricevere un biglietto di auguri perfino dalla famiglia reale, ma candidamente ammette di non essere particolarmente elettrizzato dal traguardo appena raggiunto.
«Essere l’uomo più vecchio del mondo non mi fa alcuna differenza. Per niente». Lui è appassionato del Liverpool attualmente ai vertici della classifica di Premier League a pari merito con l’Arsenal e giovedì la guarderà impegnata contro l’Atalanta in Europa League.
I segreti della longevità
«Certo, se si beve troppo, se si mangia troppo, se si cammina troppo, se si fa troppo di tutto, alla fine si soffre» si limita a dire, invitando quindi alla moderazione. Lui oggi mangia quello che è il menu della casa dove è alloggiato «e questo al pari di tutti gli altri» conferma, «non ho una dieta speciale».
Ancora oggi è in grado di svolgere la maggior parte delle attività quotidiane in modo indipendente: si alza dal letto senza assistenza, ascolta la radio per tenersi aggiornato e gestisce i suoi risparmi.
Un consiglio per le giovani generazioni? «Fate sempre del vostro meglio, sia che stiate imparando qualcosa, sia che lo stiate insegnando agli altri. Date tutto quello che avete, altrimenti non vale la pena di impegnarsi».
Intanto, l’uomo più anziano di cui si abbia notizia certa è stato il giapponese Jiroemon Kimura, morto nel 2013 a 116 anni mentre la persona in assoluto più longeva del pianeta è a oggi la spagnola (ma nativa di San Francisco) Maria Branyas Morera: il 4 marzo ne ha compiuti 117.