Donazione di organi: Trento in testa, tra i giovani sono i sardi i più disponibili al consenso
Trento città più generosa in Italia nella raccolta di “sì” alla donazione di organi. I sardi si distinguono tra i giovani per la disponibilità a dare il proprio consenso.
I dati
È quanto emerge dalla quinta edizione dell’Indice del Dono, redatto dal Centro nazionale trapianti: anche quest’anno, Trento si conferma la città più generosa in Italia per quanto riguarda la donazione di organi. A seguire, Verona e Sassari. Milano, Torino, Roma e Napoli registrano invece un calo, con Milano che passa dal 16º al 24º posto.
Tra i Comuni medio-grandi, Corato in Puglia al primo posto con un alto indice di 75,70/100, seguita da Nuoro e Gravina in Puglia. Per i Comuni medio-piccoli, in testa troviamo Guardiagrele in Abruzzo con un indice di 88,92/100, seguita da Leverano e Primiero San Martino di Castrozza.
I piccoli centri
Per i piccoli centri, Geraci Siculo in Sicilia si conferma il migliore con un indice eccezionale di 95,83/100 e una percentuale di consensi del 100 per cento. Il piccolo paese siciliano è noto per la sua forte sensibilizzazione alla donazione, in particolare dopo la tragica scomparsa di una bambina di 11 anni nel 2021.
Giovani sardi i più generosi
Nell’Indice del Dono c’è spazio anche per la generosità dei giovani. I sardi tra i 31 e i 40 anni sono i più favorevoli alla donazione, con un consenso dell’84,7 per cento. Anche i 41-50enni e i 51-60enni mostrano un alto tasso di consenso, con i trentini al primo posto.
Tra i 18-30enni, invece, si registrano risultati meno positivi, con un consenso medio nazionale del 68,9 per cento. I giovani valdostani segnano tuttavia un punto a favore di questa fascia d’età, con un consenso pari all’81,7 per cento.
Infine, secondo l’Indice, gli over 70 registrano un trend negativo, con il 55 per cento di “no” alla donazione tra gli ultraottantenni.
Anche in riferimento a questi dati, risulta evidente come le campagne di sensibilizzazione siano più che mai necessarie al fine di diffondere consapevolezza non solo tra i giovani, ma anche tra adulti e anziani, invitando più persone possibili a compiere questo grande gesto d’amore.
Roberta Gatto