Ad Ancona gara di golf inclusivo
La ventiquattresima edizione dell’Open d’Italia Disabili inserito nel torneo internazionale del circuito Edga – European Disabled Golf Association viene ospitato ad Ancona il 12 e il 13 aprile.
La gara, aperta a tutte le tipologie di disabilità e alle sei categorie di golf handicap, si sviluppa su due giri da 18 buche e in questa occasione sarà anche messo in palio il titolo di campione italiano.
Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento è intervenuta anche il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli che ha evidenziato come «lo sport rappresenta non solo uno strumento per l’inclusione sociale, ma anche per l’autonomia. Gli atleti, con il loro amore per il golf e la loro energia, ci emozionano e dimostrano che non esistono limiti alle proprie passioni se si costruiscono reti forti con le quali lavorare».
Nelle diverse categorie sono presenti alla competizione atleti di fama internazionale tra cui Issa Nlareb, Jennifer Sraga, Alessandra Donati, Stefano Palmieri e Haki Doku.
Tommaso Perrino
Nato a Livorno nel 1984, Tommaso Perrino inizia a giocare a golf all’età di 12 anni. Dopo un incidente stradale subisce un’importante limitazione alla funzionalità della gamba destra. Non abbandona, tuttavia, la passione per il golf e affronta il percorso per diventare professionista di circolo, ottenendo la qualifica. Nel 2019 conosce la realtà paralimpica e inizia a gareggiare. Attualmente è ottavo nell’Edga World Ranking (categoria “gross”) e compete nel G4DTour, il prestigioso circuito riservato ai non normodotati. Infine, a luglio 2023 Tommaso Perrino conquista il campionato europeo individuale per golfisti diversamente abili, superando Bradley Smith e Rene Schwenk.
Chi può praticare il golf paralimpico
Come spiegato nel sito internet del Comitato Italiano Paralimpico, «il golf è una disciplina inclusiva dove atleti disabili possono giocare al fianco di atleti normodotati in condizioni di assoluta parità, sullo stesso campo e con le stesse regole. Per giocatori con difficoltà (o impossibilità) di deambulazione è stata progettata una speciale carrozzina (Paragolfer) in grado di sollevare l’atleta per porlo in corrispondenza della pallina. Per i golfisti non vedenti è invece previsto che possano essere accompagnati da una guida o che possano appoggiarsi a un bastone in caso di tiro dal bunker. Inoltre, dispositivi sonori consentono agli atleti di individuare la zona dove tirare la pallina». Nel sito viene specificato, tuttavia, come il golf non faccia parte del programma dei Giochi Paralimpici.
Emanuele Boi