Liste d’attesa per l’accertamento delle invalidità: per Cagliari c’è un piano
Un piano per abbattere le liste d’attesa per l’accertamento delle invalidità. Questo il contenuto di una delibera a firma del direttore generale della Asl 8 di Cagliari Marcello Tidore.
Come indicato nel documento, l’obiettivo è quello di «ridurre i tempi medi d’attesa tra la presentazione della domanda e la visita di prima istanza, attualmente di 180 giorni per i pazienti oncologici e 210 per i non oncologici». In questo modo, si intende «riportare i tempi a quanto previsto dalla normativa di legge e cioè 15 giorni per gli utenti oncologici e 45 per gli utenti non oncologici».
La situazione attuale
Il presidente di Anmic della Sardegna Fabrizio Rodin ha denunciato più volte come «la deliberazione 28/8 del 24 agosto 2023, con cui l’Assessorato alla Sanità disponeva che le commissioni mediche si dovessero svolgere prioritariamente in orario d’ufficio, ha generato un iniziale rallentamento e un successivo stop agli accertamenti,impedendo di fatto alle persone con disabilità di accedere alle agevolazioni e tutele erogate dallo Stato».
Una situazione grave, confermata anche dai numeri contenuti nella delibera della Asl dove si evidenzia un totale di 18mila pratiche da evadere (di cui oltre 2 mila di pazienti affetti da forme tumorali e oltre 15mila presentate da pazienti non oncologici). A queste vanno aggiunte 2300 domande arrivate agli uffici ogni mese del 2023.
Il piano elaborato dall’azienda socio-sanitaria locale prevede l’incremento della produttività media delle Commissioni, evadendo le domande arretrate e quelle correnti entro la fine dell’anno.
Le reazioni
Fabrizio Rodin si dice soddisfatto se pur consapevole che «il piano di smaltimento deve vedere la sua pronta realizzazione entro poche settimane e sia esteso a tutte le Asl». Della stessa opinione Alberto Farina, segretario nazionale della Cisl pensionati «speriamo che questo piano si faccia davvero, è impensabile aspettare anche due anni per essere sottoposti a visita. L’auspicio è che si proceda con l’abbattimento anche nelle altre Asl».
Emanuele Boi