Villaggio Novoli, il condominio social per over 65
A Firenze, il 15 aprile, è stato inaugurato dopo un anno di lavori il villaggio Novoli, un complesso di cinque piani con trentasette appartamenti per persone over 65 autosufficienti. Il villaggio fa parte del progetto di senior housing già presente in Italia a Trento e a Milano. Pensato per creare uno spazio non solo residenziale, ma soprattutto sociale con servizi personalizzati, culturali e socio-sanitari. Una sorta di condominio social per combattere la solitudine.
Il nome del villaggio ha preso ispirazione dal quartiere Novoli di Firenze, dove è presente il complesso; un progetto di Vivismart che ha riqualificato un edificio in decadenza.
Quanto costa il villaggio Novoli?
Gli appartamenti che caratterizzano il villaggio Novoli sono bilocali e trilocali. L’offerta include un contratto di 4+4 con una mensilità che può variare dai 1300 a 1500 euro, a seconda della tipologia di appartamento scelto. Il costo può sembrare alto, ma comprende non solo le spese dell’affitto, ma anche le varie manutenzioni della struttura, la spesa a domicilio, le attività ricreative e gli spazi comuni per ritrovarsi con gli altri inquilini. Inoltre, vi è l’ambulatorio e un’assistenza notturna.
Non sono comprese nel prezzo le utenze private come luce, acqua, telefono, rifiuti e rete internet.
Cos’è il senior housing
Il villaggio Novoli è solo un esempio di un’iniziativa più ampia nata nel Nord Europa già dalla fine degli anni ’60 per poi svilupparsi negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone. Si caratterizza, quindi, per essere un sistema di abitazioni o appartamenti indipendenti, con cucina e servizi, dove viene garantita la privacy, la sicurezza, ma allo stesso tempo è possibile creare reti sociali con le altre persone del villaggio mediante innumerevoli iniziative.
Perché scegliere il senior housing
Chi sceglie di vivere in questa tipologia di abitazioni, può godere di maggiori attenzioni ed essere coinvolto nelle attività ricreative. È un’occasione di socializzazione non solo per i residenti del villaggio, ma anche per i loro figli, i nipoti, i parenti e gli amici che vanno a trovarli. Si possono incontrare persone nuove, creare proprie iniziative e tutto ciò permette di sviluppare una rete di solidarietà reciproca, senza che nessuno rimanga da solo.
Stefania Marotta
1 commento
articolo interessantissimo da speranza grazie