A rischio la Direttiva Europea in tema di violenza contro le donne
Una mozione mette a rischio l’adozione della Proposta di direttiva europea sulla lotta alla violenza domestica nei confronti delle donne e delle ragazze con disabilità.
A denunciare il pericolo è il Fid (Forum italiano sulla disabilità) che ha ora inviato una comunicazione a tutti i parlamentari europei chiedendo loro di votare a favore dell’adozione della Direttiva.
E il Fid non è solo: a sostegno vi è anche l’EWL, la Lobby europea delle donne (se ne legga a questo link). Tempo da perdere non ce n’è, perché la Direttiva è in discussione in questi giorni. Nella e mail inviata da Fid che pure fa parte dell’Edf (Forum europeo della Disabilità) che ha stilato la Direttiva europea, pur sottolineando alcune riserve sui contenuti della Direttiva, non di meno si chiede di «adottare la prima Direttiva in assoluto per combattere la violenza contro le donne per avere così un enorme impatto sulla vita delle donne stesse e delle ragazze sia oggi che in futuro». Insomma, la Direttiva non contiene tutti i desiderata del Fid, ma consente di iniziare un lavoro sul quale, nel tempo, si potrà integrare con nuovi contenuti. Quali? Per esempio, nella Direttiva «non è incluso il divieto di sterilizzazione forzata e una definizione di stupro basata sul consenso».
A questo punto dei negoziati però è impossibile includere eventuali emendamenti senza accantonare l’intero accordo raggiunto dal Parlamento Europeo mettendo così a repentaglio l’adozione della stessa Direttiva a tempo indeterminato.
Da qui la necessità di approvare comunque la prima Direttiva in assoluto per poi lavorare a integrarla nel futuro.
«Una volta adottata la Direttiva» si legge ancora nel messaggio del Fid, «l’Edf continuerà a battersi, insieme all’Ewl per l’estensione del suo campo di applicazione».
Bachisio Zolo