Il lavoro e le persone disabili non hanno ancora numeri allineati
Sempre più spesso si assiste all’esclusione dal mondo del lavoro delle persone con disabilità. E sempre più inutili appaiono gli sforzi di ricerca che si rivelano sempre più infruttuosi o, peggio, con trattamenti meno equi rispetto gli altri lavoratori. A lanciare l’ennesimo allarme è il presidente della Federazione Fish (Federazione italiana superamento handicap) Vincenzo Falabella. «Appare quanto mai urgente intervenire e modificare quelle politiche del lavoro che di fatto a oggi non stanno consentendo alle persone con disabilità di potervi accedere».
Proprio in occasione della Festa dei Lavoratori del primo maggio, Falabella lamenta «la profonda esclusione vissuta nel mondo del lavoro dalle persone con disabilità».
Il rammarico proviene dai dati forniti dall’Istat. «La triste fotografia prodotta dall’Istat rispetto all’occupazione delle persone con disabilità» sottolinea Vincenzo Falabella, «indica come, su 100 persone con disabilità tra i 15 e i 64 anni solo il 32,5 per cento è occupato, contro il 58,9 per cento dell’intera popolazione». Tra questi, «il 20 per cento è in cerca di occupazione». Numeri già trattati in un precedente articolo Disabilità e lavoro: i numeri sono impietosi – Cittadinanza Sociale (cittadinanzasocialenews.it). Si tratta di un aspetto reso ancora più impietoso se si raffrontano i dati italiani con la media dell’Unione Europea superiore al 50 per cento.
Istat
Dai numeri forniti dall’Istituto di statistica, risulta come il sistema pubblico di collocamento non riesce a realizzare più di 20.000/30.000 inserimenti all’anno. Una condizione che risulta ulteriormente svantaggiosa considerando la disparità di genere: le donne con disabilità, infatti, sono oggetto di discriminazione ancora più accentuata nel mondo del lavoro, sia rispetto agli uomini con disabilità, sia rispetto alle altre donne. Inutile ricordare come il “lavoro” sia uno strumento importante di inclusione e “livella” sociale. La recente approvazione della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità pone l’urgenza di come, già da quest’anno, si possa e si debba fare qualcosa di più
Bachisio Zolo