A che età si invecchia?

La percezione della propria età è senza dubbio soggettiva, ma una ricerca delle Università di Berlino, del Lussemburgo e della Stanford University degli Stati Uniti ha provato a dare una risposta alla domanda: “quando ci si considera vecchi?”.

Secondo la ricerca condotta dall’università tedesca e pubblicata su Psychology and Aging, il miglioramento della qualità e dell’aspettativa di vita hanno portato a uno spostamento nella percezione della vecchiaia.

Condotto per 12 anni su oltre 14mila persone, lo studio prende in esame il cosiddetto ageismo, cioè l’idea di invecchiamento legata alla velocità con cui l’individuo sente di invecchiare e che talvolta è causa di ansia e depressione.

Il significato della vita

Questi sintomi negativi non si osservano però in chi ha sviluppato un fenomeno legato all’autostima e al raggiungimento di obiettivi, noto in psicologia come significato della vita, ovvero la capacità di dare un senso alla propria esistenza.

Il tempo condiziona la percezione di invecchiamento

La ricerca stima la percezione di inizio della vecchiaia posticipata di uno per ogni 4 – 5 anni di invecchiamento reale.

In pratica, se si chiedesse a una persona di 74 anni (età considerata in media come inizio della vecchiaia dai nati negli anni sessanta), risponderebbe che si sentirebbe vecchia a 77.

Fattori che influenzano la percezione

Secondo i ricercatori, tra i fattori in grado di influenzare la percezione di sé come anziani ci sarebbero l’aumento dell’aspettativa di vita, il miglioramento della salute generale, lo spostamento dell’età pensionabile e il proseguo della funzione psicosociale dopo la fine del lavoro.

Inoltre, anche il genere sembra influenzare la percezione di sé in età avanzata. Le donne, infatti, tendono a sentirsi vecchie due anni più tardi rispetto agli uomini. Altri fattori, infine, riguardano il senso di solitudine (chi è solo si sente vecchio prima) e l’autocompassione, ovvero la capacità di perdonare i propri errori e di riservare a sé stessi la stessa gentilezza che si riserva agli altri.

Roberta Gatto

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