Oblio oncologico: c’è chi ha diritto alla guarigione dal cancro prima dei 10 anni

Il Ministero della Salute ha messo a punto il primo Decreto attuativo della legge per l’oblio oncologico. Nel provvedimento pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 24 aprile definisce l’elenco delle patologie oncologiche per le quali è previsto un termine ridotto per maturare il diritto all’oblio rispetto al limite dei 10 o 5 anni se la diagnosi è precedente al compimento del ventunesimo anno di età. E questo, dalla fine del trattamento o dall’ultimo intervento chirurgico.

La legge

Approvata a dicembre 2023 (qui il testo), la legge era entrata poi in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale il 2 gennaio 2024. Per darle però effettiva esecuzione, ancora mancavano i quattro decreti attuativi. Ora è finalmente arrivato il primo con il quale vengono individuate le forme tumorali che possono considerarsi guarite in meno di 10 anni dalla fine dei trattamenti. In pratica, la legge stabilisce il diritto di non rivelare informazioni sulla pregressa patologia (per non subire discriminazioni) a chi ha avuto un tumore e ha terminato le cure da più di 10 anni. Questo permette di non vedersi più negata la possibilità di accendere un mutuo, avere un prestito, stipulare un’assicurazione, adottare un bambino. Né potrà essere discriminato sul lavoro.

Resta fondamentale però, stabilire quando un paziente può dirsi guarito e anche a questo servono i decreti attuativi della legge sull’oblio oncologico.

I tumori che raggiungono prima il «traguardo guarigione»

Nella tabella allegata al recente Decreto vengono ora precisate le patologie per le quali si può essere considerati guariti in tempi più brevi rispetto a quelli «standard» (cioè 5 o 10 anni). Essi sono per il cancro del colon retto in stadio I (a qualsiasi età): l’oblio oncologico scatta a un anno da fine trattamento. Così è anche per il colon retto in stadio II e III per i maggiori di 21 anni di età mentre scende a 7 anni dalla fine del trattamento. Per quanto riguarda il melanoma, per i maggiori di 21 anni di età il termine scende a 6 anni.

Per un carcinoma mammario in stadio I e II, per qualsiasi età, il termine scende a un anno mentre per il tumore collo dell’utero (per i maggiori di 21 anni di età) scende a 6 anni. Ancora: per un tumore corpo dell’utero e per qualsiasi età, scende a un anno. Per le neoplasie della tiroide sotto i 55 anni di età per le donne e sotto i 45 anni di età per gli uomini, scende a un anno.

Per la leucemia acuta linfoblastica e mieloide, per qualsiasi età, il termine scende a 5 anni. Si tratta di tempi e parametri condivisi a livello internazionale e che variano in base a molti fattori, primi fra tutti il tipo di tumore in questione così come il tempo trascorso dalla diagnosi.

Ora, a breve è attesa l’emanazione del decreto del Ministero della Salute che regola il certificato di guarigione.

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