La sindrome del Long Covid si sviluppa in seguito a un’infezione da SARS-CoV-2 e interessa diversi organi e apparati con una molteplicità di sintomi variabili da paziente a paziente. La sintomatologia persiste oltre le 12 settimane e può durare anche anni.
Le conseguenze sono paragonabili a quelle di una vera e propria disabilità, con un peggioramento drastico delle condizioni di salute generali e della qualità della vita, la riduzione dei rapporti sociali e l’impossibilità di svolgere compiti della vita quotidiana.
Alcune persone arrivano addirittura a lasciare il lavoro.
I sintomi
La sintomatologia è molto varia, tuttavia spesso si riscontrano in questi pazienti disturbi come stanchezza cronica, disturbi respiratori, neurologici, cardiovascolari, fino a dolori diffusi e debolezza muscolare.
La sindrome del long Covid colpisce anche i bambini e costituisce una nuova disabilità, purtroppo ancora non del tutto conosciuta dagli specialisti.
I dati
Secondo la rivista scientifica Lancet sarebbero circa 65 milioni nel mondo le persone con questa sindrome, quasi il 20 per cento della popolazione secondo la rivista Nature.
In Europa, secondo l’Oms, sarebbero ben 36 milioni le persone con long Covid, molte delle quali hanno sviluppato il disturbo dopo un’infezione lieve.
Un anno fa, in Italia, è quindi nata un’associazione a tutela di questi pazienti, la Rete Long Covid Italia (Rlci), per supportare la ricerca e trovare risposte laddove ancora si brancola nel buio.