Non vedenti: arrivano le lenti che trasformano le immagini in sensazioni tattili

Progettate dalla startup francese Artha vincitrice del premio Lépine (la più alta onorificenza assegnata dal Presidente della Repubblica Francese), le nuove lenti realizzate promettono di cambiare il modo di percepire lo spazio da parte di persone cieche e ipovedenti, favorendo al contempo accessibilità e inclusione.

Ma in che modo questo avviene? Attraverso una minicamera, un sistema di sensori e un’unità aptica.

Come funzionano

Le lenti intelligenti sfruttano una microcamera, posizionabile su un comune paio di occhiali. Questa invia segnali a una cintura ottica posizionata sulla zona lombare e dalla cintura partono poi delle vibrazioni, creando una sorta di mappa tattile dello spazio.

Grazie a questi impulsi sulla pelle, è quindi possibile comprendere quali oggetti, persone e ostacoli occupino lo spazio e in quale posizione si trovino, a quale distanza e se siano o meno in movimento.

Un dispositivo versatile

Le lenti Artha possono indossarsi su qualunque paio di occhiali e la cintura è pensata per adattarsi a qualunque tipologia di vestito. Il sistema sfrutta una app controllabile attraverso comandi vocali e gesti.

Il dispositivo della startup parigina va infine a integrarsi con altri ausili per l’autonomia delle persone non vedenti, come il bastone bianco e il cane guida.

Si tratta quindi di un ottimo plus per incrementare le capacità di movimento autonomo, in ufficio o a scuola, o durante una passeggiata. E si tratta di un accessorio in grado davvero di rivoluzionare il concetto stesso di autonomia delle persone non vedenti.

Roberta Gatto

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