Disabilità e cucina: il pranzo è servito

Coltivano i prodotti dell’orto, cucinano e servono in sala. Sempre a contatto con ospiti e turisti. Sono i circa venti ragazzi della Locanda del Terzo Settore Centimetro Zero, progetto nato nel 2015 a Pagliare del Tronto, nella provincia di Ascoli Piceno. Un progetto sociale che da anni coinvolge giovani con disabilità fisica e mentale, in un percorso di recupero creativo. Massima formazione nel settore della ristorazione e tanta passione tra tavoli e fornelli. Dal lavoro e dall’impegno sogni e obiettivi di una vita sempre più autonoma.

La Locanda del Terzo settore, tutto a centimetro zero

Tutto a centimetro zero nella Locanda del Terzo Settore, progetto nato nel 2015 a Pagliare del Tronto, nella provincia di Ascoli Piceno. Dai prodotti della terra coltivati direttamente sul posto o provenienti dalla rete di cooperative sociali e aziende locali, alle sedie, tavoli e lampade, restaurate a mano dal nutrito staff di ragazzi con disabilità mentale e fisica. Nel loro cuore c’è la passione per la ristorazione che rafforza cultura e scambio, ma che porta a qualcosa di più: la possibilità di integrarsi nel mondo del lavoro.

«L’idea è nata nella provincia di Ascoli» spiega il responsabile del progetto sociale Emidio Mandozzi, «dove c’era un centro diurno per ragazzi disabili. In tanti, una volta acquisite a scuola le competenze nel settore agrario o nell’alberghiero, non trovavano spazi per potere esprimerle. Da qui nasce il progetto, mio e dell’altra responsabile Roberta D’Emidio, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno: realizzare una piccola osteria dove i ragazzi coltivano i prodotti dell’orto e lavorano insieme a persone normodotate». Una locanda sociale che guarda ai modelli del nord Europa, come spiega Emidio, dove sono tante le esperienze di ragazzi disabili che gestiscono ristoranti, pub e hotel. «I risultati illustrati in un relazione presentata, nel 2014, alla Commissione Europea a Bruxelles ha confermato come questo lavoro supportava la terapie di queste persone, arrivando, in molti casi, a sostituire i farmaci».

Dal lavoro un aiuto psicofisico per tanti ragazzi

Otto mesi di preparativi e prove, prima che la Locanda potesse aprire al pubblico, offrendo ai suoi ospiti tutto ciò che si può autoprodurre. Dietro, l’immensa passione di ragazzi che, rimanendo a casa, avrebbero rischiato di veder regredire le competenze acquisite a scuola. Ora, invece, tra le tante cose, servono a tavola vini e portate, distinguono i piatti e dialogano con i clienti. Sempre uniti fra loro, quattro o cinque per turno, sei giorni su sette, tra pranzo e cena, con tantissimi coperti. Per questi giovani, poi, c’è il costante supporto di un equipe di professionisti, sempre al loro fianco. «Oggi questi ragazzi sono autonomi» spiega ancora Mandozzi, «e si tratta di una sfida vinta anche per quanto riguarda le terapie, con i farmaci sostituiti al 60 per cento. C’erano ragazzi che alla sera, prima di andare a dormire, dovevano prendere specifici farmaci. Oggi non ne hanno più bisogno e per loro, questa è una vera terapia psicofisica».

L’integrazione nel mondo del lavoro

E non basta. Alcuni giovani, raggiunti gli obiettivi, vanno a lavorare in altre strutture, permettendo così l’ingresso di altri ragazzi da formare. Come la 23enne Barbara Antonelli (nella foto), arrivata nel 2021 dopo gli studi all’alberghiero e oggi più che mai appassionata di cucina e del mestiere da chef. Il piatto forte? Ravioli verdi al pistacchio e limone. Da tre anni, per la Locanda c’è anche l’esperienza di un’accademia: sei mesi di teorie e sei di pratica, dove i ragazzi incontrano datori di lavoro di diverse aziende e realtà. Nel 2019 un’altra grandissima soddisfazione per i ragazzi e lo staff, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella omaggiato con una sedia decorata con il tricolore dai giovani in visita al Quirinale, che ha parlato di loro nel suo discorso di fine anno. “Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi”, la frase riportata sulla seggiola e citata dal Capo di Stato.

Obiettivi per il futuro: un albergo etico a 4 stelle 

Lavoro e passione, sì, ma anche obiettivi per il futuro. «Alla fine del 2025 apriremo nel centro storico di Ascoli un albergo etico a 4 stelle, con servizio di ristorazione, interamente gestito da ragazzi con disabilità».

Gianmarco Cossu

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