“L’Universo tra le dita” di Michele Mele
Contrastare i pregiudizi che circondano ciechi e ipovedenti e che li allontanano dalle discipline scientifiche. Questo l’obiettivo del libro “L’Universo tra le dita”, scritto da Michele Mele, 33 anni, componente della task force Onu dedicata alle politiche inclusive. Impegnato in progetti per l’inclusione dei non vedenti in ambito scientifico, Michele nella pagina Facebook dedicata al suo libro si occupa anche di sensibilizzazione.
La nascita delle audiodescrizioni
Non uno spazio auto celebrativo, ma un luogo di confronto in cui condividere aneddoti ed esperienze legate alle disabilità visive. Nell’ultimo post, ad esempio, Michele ricorda la nascita delle audiodescrizioni, elemento fondamentale per consentire a ciechi e ipovedenti la piena inclusione nella fruizione di opere televisive e teatrali.
Nel 1981, in occasione della prima dell’opera “Major Barbara” di George Bernard Shaw, una coppia di futuri sposi propose l’utilizzo di un’auricolare e una guida descrittiva per le persone con patologie della vista.
L’iniziativa ricosse un grande successo arrivando in tv (l’adozione delle audiodescrizioni da parte del noto canale Bbc risale al 1983).
Nel nostro Paese, il primo prodotto televisivo dotato di audiodescrizione fu la fiction “Il cielo non cade mai”, con Kim Rossi Stuart, trasmessa su Rai 1 nel dicembre 1992.
Il documentario sul calcio per ipovedenti
Sempre nella sua pagina Facebook, Michele Mele racconta del documentario “Football is for everyone” che vede protagonista l’ex calciatore Michael Owen e il figlio James, affetto dalla sindrome di Stargardt (una rara malattia oculare caratterizzata da una progressiva perdita della visione centrale).
Disponibile su Tnt Sport e su Discovery+, il documentario racconta la realtà del calcio per gli ipovedenti attraverso interviste ai giocatori e allo staff tecnico della nazionale inglese. Attualmente il documentario è disponibile esclusivamente in lingua inglese e su YouTube è disponibile il trailer.
Emanuele Boi