Europei di calcio: riflettori puntati su ambiente, diritti umani e sostenibilità

Quella odierna è la competizione calcistica più sostenibile della storia, con Uefa e la Germania che la ospita impegnate nel ridurre il più possibile l’impatto ambientale e sociale dell’evento.

Tra le misure, il calendario delle partite pensato per ridurre al minimo gli spostamenti, biglietti dei treni scontati per favorirne l’utilizzo da parte di tifosi e giornalisti e riciclo dei rifiuti secondo lo slogan “riduci-riusa-ricicla-ripara”.

Ma non solo. Gli organizzatori hanno pensato anche a un fondo per compensare le emissioni di anidride carbonica, a rendere accessibili le partite anche accompagnandole con audiodescrizioni, a tutelare diritti umani e pari opportunità.

Gli obiettivi

L’investimento di 32 milioni di euro mira a ridurre del 20 per cento le emissioni di CO2, stimate attorno alle 480mila tonnellate.

«Ogni stadio avrà un dedicato Sustainability Venue Manager e 500 volontari saranno dedicati ai 3 grandi temi: ambiente, diritti umani e accessibilità» spiega Michele Uva, direttore di Social & Environmental Sustainability della Uefa. «A oggi, sono stati venduti più di 15mila biglietti per persone con disabilità. Ci sarà, appunto, un servizio di commento per i tifosi non vedenti, il 100 per cento di donazione del cibo avanzato. Sono state raddoppiate le linee dei treni fra le città. Inoltre, ci siamo impegnati a pubblicare entro 90 giorni l’Esg Event (ambiente, società e governance) Report per garantire il massimo di trasparenza».

Roberta Gatto

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