Nora, primo sito archeologico in Sardegna davvero inclusivo

Uno dei 37 cartelli sistemati nell’area archeologica di Nora

Trentasette pannelli multi linguaggio sono stati sistemati nell’area archeologica di Nora, compreso uno all’esterno della vicina chiesetta di sant’Efisio. L’inaugurazione è avvenuta con la riapertura (dopo cinque anni) del percorso che porta al tempio di Esculapio. A questa nuova pedana di accesso, sono stati aggiunti i pannelli informativi, veri e proprio cartelli elettronici parlanti e dotati di tecnologia video così da rendere fruibile la visita anche alle persone non udenti e non vedenti. «Portare la cultura dell’inclusione all’interno di un sito archeologico come Nora» commenta il presidente Ierfop Roberto Pili che promuove l’iniziativa, «significa migliorare la qualità della vita alle persone con disabilità e per questo noi siamo sempre pronti a supportare la cultura dell’integrazione».

Nella foto, un momento della presentazione del progetto

Per il sindaco di Pula Walter Cabasino, «la nuova cartellonistica consente a tutti di scoprire le bellezze del Parco archeologico favorendo così la realizzazione di un ambiente sempre più inclusivo e attento alle esigenze di tutti». «Era l’obiettivo del nostro progetto» sottolinea il presidente della Fondazione Pula Cultura Diffusa Andrea Boi, «perché vogliamo ampliare la platea dei visitatori». Già rispetto al 2023, il Parco archeologico di Nora ha registrato il 20 per cento in più dei visitatori e il Mibac (ministero della Cultura) lo ha inserito tra le cento eccellenze italiane per il 2024.

«La nuova cartellonistica» sottolinea Chiara Pilo, archeologa della Sovrintendenza per i Beni archeologici, «va considerata come un primo passo verso una integrazione più ampia». E tra le novità del Parco, vi è anche la possibilità dal primo luglio di acquistare il biglietto elettronico così da consentire l’accesso diretto agli scavi.

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