Mettere ordine nel caos della vita: il ruolo di una facilitatrice

Chi non ha mai sentito la necessità di chiedere aiuto mentre tentava invano di mettere ordine dentro casa, magari dopo un lutto o una lunga malattia, o semplicemente durante e dopo un trasloco?

Talvolta, questa necessità si trasforma in un bisogno impossibile da trascurare. I motivi possono essere molteplici, siamo troppo stanchi per farcela da soli, non stiamo bene o siamo in un periodo emotivamente molto difficile, oppure non ne siamo proprio in grado.

Di tutto questo e di molto altro si occupano facilitatori e facilitatrici, il cui compito, lo si intuisce già dal nome, è quello di darci una mano rendendoci la vita un po’ più facile.

Abbiamo quindi intervistato Paola Cossu, il cui lavoro consiste proprio in questo.

Chi è Paola Cossu

Paola Cossu ha 51 anni e vive a Cagliari, città nella quale svolge il proprio lavoro come facilitatrice. Adora leggere romanzi e saggi, fare giardinaggio e andare al cinema e al teatro. I suoi passatempi preferiti sono fare lunghe passeggiate e coccolare i suoi fantastici gatti.

Paola è una persona di grande sensibilità ed empatia, qualità fondamentali per svolgere la sua professione. Il suo compito principale è infatti quello di aiutare le persone quando la mancanza di tempo e di organizzazione, lo stress, la solitudine, un lutto, una malattia, una disabilità o gli impegni familiari e lavorativi impediscono loro di agire concretamente nella gestione delle incombenze quotidiane.

Cosa fa una facilitatrice

Paola Cossu

La professione di una facilitatrice comprende un’ampia gamma di compiti, focalizzati sull’aiutare i clienti a mettere ordine. Nello specifico, si tratta di sistemare e riordinare spazi domestici e lavorativi dopo un lutto o dopo un accumulo compulsivo, accedere a Pc, recuperare dati e sistemarne il contenuto per un accesso semplice di file, cartelle e documenti.
O, ancora, recuperare e riordinare documenti cartacei e informatici, inventariarli e prepararli per la consegna ad avvocati, notai, commercialisti. Per questi ultimi, Paola si avvale della collaborazione di diversi professionisti.
Dopo un lutto

Tra i vari servizi, Paola è specializzata nel supportare dopo la perdita di una persona cara. « Consiglio di contattarmi dopo un lutto per recuperare documentazione utile per successione, volture, dichiarazione dei redditi e contratti vari e per gestire gli oggetti del defunto» ci dice Paola. «Quando muore un coniuge, un familiare, parente o amico le energie mentali ed emotive vengono meno. Il che ci impedisce di procedere, soprattutto in prossimità di scadenze».

Supporto alla disabilità

Il ruolo della facilitatrice può tornare utile anche in caso di persone con disabilità che vivono da sole. « Ho lavorato con persone allettate, in sedia a rotelle e con disabilità visiva» spiega Paola Cossu, «e i servizi più richiesti sono di norma la sistemazione di documenti, di armadi, pc, inventari per eredità e mappatura di librerie».

Oggetti smarriti

Una facilitatrice può essere utile anche in altri casi. Capita spesso, infatti, di dover cercare qualcosa e di non trovarlo, dentro casa come all’interno del proprio computer. Può trattarsi di un documento importante, ma di vecchia data, del quale non ricordiamo il luogo o la cartella in cui lo abbiamo conservato. O, anche più semplicemente, di un capo di abbigliamento andato perso durante un trasloco. Ecco allora come Paola può intervenire e cercare dentro cassetti, armadi, pc e cartelle quei documenti e oggetti apparentemente smarriti.

A volte capita di trovare soldi o effetti personali di cui ignoravamo l’esistenza. La facilitatrice può aiutarci a sistemarli in modo da trovarli velocemente in futuro.
Come si diventa facilitatori

«Il mio è stato un percorso dove le esperienze personali e lavorative si sono combinate insieme nel corso della vita» spiega Paola. «Ho perso i miei genitori dopo averli accompagnati durante lunghe malattie, assistita da mio fratello Stefano e mia sorella Laura. La morte improvvisa di Stefano, dopo 2 anni all’estero, ha costretto me e Laura a risolvere una serie di problemi per i quali abbiamo dovuto attivare le nostre competenze e conoscenze, non avendo nessuno a cui rivolgerci per un aiuto».
Ogni lutto ha quindi portato con sé una serie di problematiche come il reperimento di informazioni, diverse pratiche da espletare e la necessità di mettere mano a effetti personali del caro defunto.
Da qui l’idea. Il lavoro di Paola, come si può facilmente immaginare, non è però tutto rose e fiori.

Pro e contro
«L’impatto emotivo in alcuni casi è piuttosto “impegnativo”» prosegue, «ma ogni persona che incontro è però fonte di grande arricchimento umano».

Ci sono anche situazioni nelle quali è necessario mediare e giungere a un accordo. È il caso di una famiglia di due o più persone. In queste situazioni «è più complesso prendere decisioni e avere obiettivi comuni, motivo per cui non procedo al lavoro senza avere prima ottenuto una lettera di incarico nella quale vengono chiariti obiettivi e richieste».

Nel lavoro di facilitatrice c’è spazio anche per piccole soddisfazioni. «Spesso le persone si vergognano o non sanno come risolvere una determinata problematica. Quando finalizzo un lavoro sono felice nel vedere i clienti alleggeriti dalle preoccupazioni e increduli per essere riusciti a trovare l’aiuto di cui avevano bisogno».

Come contattare Paola

Paola Cossu Facilitatrice è presente su Fb, Instagram e Linkedi e se avete bisogno del suo aiuto, la si può contattare all’e-mail: paolacossu@email.it

o al numero Business: 347 5774500

Roberta Gatto

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