«Io, una spettatrice di serie C»

Sonia Veres è un’attivista per i diritti delle persone con disabilità e a ilfattoquotidiano.it ha raccontato l’esperienza negativa vissuta al concerto dei Green Day che si è tenuto lo scorso 16 giugno all’Ippodromo Snai La Maura di Milano. Sotto accusa l’organizzazione e, nello specifico, l’impossibilità di accedere all’area ristoro e la gestione dell’uscita dal parcheggio.

Situazioni in cui Sonia Veres avrebbe riscontrato «scarsa attenzione e rispetto delle esigenze di chi si muove in carrozzina» tanto da «sentirsi trattata come una spettatrice di serie C».

Nel suo racconto, l’attivista spiega come l’accesso per le persone con disabilità è gratuito anche per un accompagnatore e per ottenere il pass bisogna inviare una e mail alla società che organizza e dichiara come questo sistema non è trasparente, perché solo la società può sapere chi effettivamente abbia inviato prima la richiesta di accredito.

Green Day

Per Veres, l’ingresso gratuito non deve essere motivo di giustificazione per abbassare gli standard qualitativi di inclusione e assistenza.

«Quella sera, racconta la donna, sono andata al concerto con mio marito e sapevo di poter accedere all’area ristoro, ma l’ingresso mi è stato negato, c’era un’incaricata per l’assistenza alle persone con disabilità che diceva di non spostarci dalla pedana a noi riservata».

Sonia Veres racconta inoltre come la pedana riservata alle persone con disabilità era in una posizione non favorevole per assistere al concerto. L’altro problema è sorto alla fine dello spettacolo, perché l’area parcheggio riservata alle persone con disabilità è rimasta bloccata per oltre un’ora, in quanto il comune di Milano aveva chiuso al traffico le vie limitrofe.

Gli organizzatori hanno spiegato a ilfattoquotidiano.it che la pedana si trovava a metà dello spazio destinato al pubblico e con uno schermo per poter seguire meglio lo spettacolo. Per quanto riguarda la limitazione negli spostamenti, hanno dichiarato che si tratta di un limite esistente solo in alcuni momenti e a tutela degli spettatori più deboli ai quali si consiglia di far spostare solo gli accompagnatori.

Infine, per ciò che concerne il deflusso a fine spettacolo, gestito dalla polizia locale, tutte le auto sono state fermate sino a quando gli spettatori a piedi non hanno lasciato la zona del concerto.

Giuseppe Giuliani

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