Disabilità: sci nautico per tutti a La Maddalena con Jeff Onorato
Lui è Gianfranco Onorato, più noto come Jeff, maestro di sci nautico a La Maddalena, a due passi dall’isola di Caprera, nel nord della Sardegna. Qualche anno fa, a detta degli specialisti non ce l’avrebbe fatta. E invece Jeff ha sorpreso tutti con la sua forza di volontà e la voglia di rimettersi in gioco. Perché dopo un terribile incidente in moto, ha deciso di ricominciare a sciare sull’acqua. E non solo.
Il suo nome compare nel libro d’oro dello sport italiano accanto a quelli di Fiona May, Valentino Rossi e Max Biagi, per citarne alcuni. Pluricampione di sci nautico, partecipa a conferenze e riceve una cattedra in Psicologia all’Università di Cagliari. Nel 2010 fa sciare la ballerina internazionale Simona Atzori, campionessa senza braccia.
Oltre gli ostacoli
“E a me che me ne frega”. Questa la risposta ricevuta da Jeff al porto di Olbia, quando chiede a un passante di aiutarlo ad allacciarsi una scarpa. Anziché scoraggiarsi, l’atleta maddalenino impara ad allacciarsela da solo, con una sola mano. E con quella stessa mano conquista tutti i suoi traguardi, sportivi e non.
Nato a La Maddalena nell’ottobre del 1952, Gianfranco Onorato comincia la sua seconda vita nel maggio 1976, dopo l’incidente che lo lascia con un’importante disabilità. Negli anni Novanta, acquisisce il brevetto istruttori per aprire una scuola di sci nautico, scontrandosi con una rigida burocrazia. Le difficoltà incontrate? Serve un certificato di idoneità che nessun medico sembra disposto a rilasciare. E così, solo alla quarta visita, anche grazie al supporto del comandante della Capitaneria di Porto, Burranca riesce a ottenerlo.
Ribattezzato “il figlio del vento”, Jeff apre la sua scuola di fronte al ponte di Caprera, a La Maddalena. E fa sciare tutti, bambini e adulti, normodotati e persone con disabilità. Tra loro, anche l’artista pittore non vedente Andrea Ferrero.
«Un’esperienza incredibile» dice Andrea, «perché Jeff è una persona straordinaria e lo sci nautico riesce a farti sentire realmente libero. Da non vedente, è fantastico poter “correre” sull’acqua, senza ostacoli né barriere».
«Nel mio futuro, come nel mio presente c’è la scuola di Sci Nautico Saint Tropez» dice Jeff. «e siamo l’unica scuola al mondo che accoglie ragazzi autistici, ragazzi down, giovani con menomazioni mentali e altre patologie simili». Non solo: «con passione, amore e professionalità riusciamo a insegnare loro la disciplina e li introduciamo in un mondo che non conoscevano e che può cambiare la loro vita».
Infine il campione sardo ricorda l’importanza di non arrendersi. «Non ha importanza se non hai un braccio o una gamba o anche tutti e due gli arti; devi avere anche solo un briciolo di voglia di vivere! Bisogna avere consapevolezza del valore della vita, bisogna amarla».
Roberta Gatto