Ci ricordiamo delle persone con disabilità quando si parla di clima?

In vista della 29° Conferenza Onu dei Paesi aderenti alla Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici in programma nel novembre prossimo a Baku in Azerbaigian ci sarà anche il Forum Europeo sulla Disabilità. E l’intento sarà quello di garantire che vengano prese in considerazione le necessità e le istanze delle persone con disabilità.

Ma quali sono gli obiettivi posti dall’Edf? Intanto che si prendano in considerazione le necessità e le istanze delle persone con disabilità. Più in particolare, sono quattro le questioni chiave su cui lavora il Forum. Sul piano dello sviluppo e dell’attuazione delle politiche, l’Edf sostiene l’integrazione di un linguaggio e di misure dove sia inclusa la disabilità negli accordi sul clima e nelle politiche nazionali. «I vari documenti relativi ai finanziamenti e agli obiettivi climatici» sottolineano i rappresentanti dell’Edf, «devono essere accessibili e tenere conto delle esigenze dei gruppi più a rischio della popolazione, comprese le persone con disabilità».

Poi ci sono i temi dell’intersezionalità e dell’inclusione. E proprio il Forum si è soffermato sulla necessità di riconoscere e affrontare i rischi intersezionali affrontati dalle persone con disabilità, in particolare dalle donne e dai giovani. «Vanno dunque rimossi» sostiene l’Edf, «gli ostacoli all’accesso ai servizi essenziali, alle informazioni sulla preparazione alle emergenze e alle tecnologie adattive».

E poi, la collaborazione. «È fondamentale» sottolinea l’Edf, «lavorare insieme alle altre parti interessate per promuovere un’azione climatica inclusiva. Questo presuppone il garantire risorse alle organizzazioni di persone con disabilità così da consentire loro di impegnarsi nella difesa del clima, nello sviluppo, nell’attuazione e nel monitoraggio delle politiche». L’auspicio è quello di ottenere il riconoscimento ufficiale come Disability Constituencies. Si tratta di organismi composti da gruppi di Organizzazioni Non Governative (Ong) ufficialmente riconosciute dall’Agenzia delle Nazioni Unite responsabile dell’azione per il clima. Questo per permettere alle persone con disabilità di partecipare in modo significativo e in condizioni di parità con gli altri ai vari negoziati, dialoghi e consultazioni. In questo modo si possono introdurre misure per l’inclusione della disabilità in tutti gli incontri intergovernativi e rispettare così gli obblighi previsti dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, come l’accessibilità e la partecipazione significativa.

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