Disabilità: il comico Francesco Fanucchi e la sua ironia senza tabù
Francesco Fanucchi è nato a Lucca nel giugno del 1994 ed è un comico con disabilità motoria laureato in marketing. Uno che la comicità ce l’ha nel sangue, condita da una sana dose di irriverenza e autoironia.
La prima volta sul palco è a Pisa, nel 2020, a una serata a microfono aperto. «All’inizio» racconta, «la disabilità può essere un freno. La gente non ti conosce e ti vede anomalo. C’è un attimo di straniamento. Ma se hai cose da dire che fanno ridere il pubblico, si crea un legame che non ha nulla a che vedere con questioni fisiche. È molto bello».
E lui di risate ne strappa moltissime, dal vivo come in tv. È infatti stato ospite sulla Rai a “Stasera c’è Cattelan”, lo show di interviste di Alessandro Cattelan, da Piero Chiambretti e sul canale Comedy Central. Ora sta girando l’Italia con il suo show “Molto Pop”, nel quale non risparmia nessuno, nemmeno se stesso.
«Non mi piace essere provocatorio, ma amo creare un minimo di attrito, destabilizzare» dice. «Parlare in maniera onesta di me stesso e di quello che provo su certi argomenti è catartico: aiuta a sentirmi meglio».
La disabilità, così come altri argomenti solitamente considerati tabù, non lo spaventa. «Il palco è scarnificante» spiega. «Quando sei lì puoi essere disabile, uomo , donna, trans, di ogni razza ma non conta più nulla, conta solo se fai ridere». Non ama «l’atteggiamento paternalistico per cui certe categorie non possono essere prese di mira. Quello che dice un comico sul palco non è un manifesto», e ha come unica missione far ridere il pubblico. «Se qualcuno ha apprezzato i miei spettacoli, non è per la mia disabilità, ma se mai per la mia abilità nello stare sul palco. È questo uno dei motivi per cui mi piace così tanto questo lavoro». E certamente, è uno dei motivi per cui il suo lavoro è così apprezzato.
Roberta Gatto