Bio, l’orchestra inclusiva dove suonano anche musicisti non vedenti

Musicisti con disabilità visiva insieme a colleghi senza disabilità: si tratta di Bio, Blind Inclusive Orchestra nata da un’intuizione del maestro ciociaro Alfredo Santoloci, prima orchestra in Italia e forse anche a livello internazionale a mettere insieme professionisti con e senza disabilità visiva.

Il progetto nasce nel novembre 2022, quando il maestro Santoloci vede in tv una banda di fiati sfilare alle paralimpiadi in Cina. Alcuni musicisti sono non vedenti e da qui nasce l’idea di un progetto simile tutto italiano.

Suonare senza vedere

L’orchestra inclusiva è composta per 2/3 da musicisti senza disabilità e per un terzo da colleghi e colleghe ciechi e ipovedenti. Ma come fanno questi ultimi a suonare insieme a chi vede? Grazie a un particolare sistema audio, i musicisti con disabilità visiva possono seguire le indicazioni del loro direttore.

Il maestro Alfredo Santoloci

Infatti, il maestro sussurra tempo e variazioni in un microfono collegato a degli auricolari superando così l’ostacolo visivo. Le partiture, invece, sono in Braille.

Il repertorio

L’orchestra esegue brani sinfonici e barocchi, spaziando dalla classica formazione mozartiana fino a formazioni più ampie per la musica moderna e il Jazz. La Blind Orchestra è ora una Onlus riconosciuta dall’Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) e fornisce supporto attraverso una raccolta fondi a chi non può acquistare il proprio strumento o non riesce a coprire la retta degli studi musicali.

«L’obiettivo che ci prefiggiamo» spiega il maestro Alfredo Santoloci, «è di realizzare una “reale” inclusione: rendere i musicisti in diritto di affermare la loro piena autorealizzazione come artisti professionisti, per fare della propria passione viscerale per la musica un lavoro da cui trarre non solo soddisfazione personale, ma anche soddisfazione materiale, che ne attesti lo status di professionisti a tutti gli effetti».

Roberta Gatto

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