Salute: chi mangia male spende quasi 300 euro in più all’anno

L’analisi di Fondazione Aletheia parte da un incremento del sovrappeso negli italiani sopra i 18 anni, con il 46 per cento ad aver messo su chili di troppo nel 2023. Negli ultimi vent’anni, il tasso di persone ad avere problemi di obesità è aumentato del 36 per cento con un conseguente incremento di malattie come il diabete.

Per fare fronte a queste problematiche di salute, gli italiani si trovano quindi a sostenere diversi costi, i quali incidono sulla spesa sanitaria nazionale in una misura pari al 9 per cento. Ciò si traduce in un costo di circa 300 euro a persona ogni anno. Ma come evitare di ritrovarsi in questa dispendiosa situazione?

Prevenire è meglio che curare

«La dieta mediterranea» spiega Claudio Franceschi, docente emerito di Immunologia all’Università di Bologna e tra gli autori della ricerca della Fondazione Aletheia, «rappresenta indiscutibilmente un elemento cardine per la salute dei cittadini poiché ha una serie di effetti favorevoli sulla composizione corporea, lo stato infiammatorio cronico caratteristico dell’invecchiamento e anche su tutta una serie di parametri cognitivi».

Insomma, mangiar bene può mantenerci giovani e lucidi più a lungo. Ma non solo. Dallo studio emerge infatti un dato significativo: ridurre del 20 per cento la quantità di cibi processati, ad alto contenuto di zuccheri, grassi saturi e sale potrebbe prevenire ben 700mila malattie croniche in Italia fino al 2050, con un risparmio sulla spesa sanitaria di ben 278 milioni di euro l’anno, ovvero 7 miliardi in 25 anni.

Per seguire una dieta equilibrata, infine, gli esperti consigliano di rivolgersi a specialisti in nutrizione, un piccolo investimento in salute che può apportare grossi benefici anche alle nostre tasche.

Roberta Gatto

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