Cosa significa web accessibile e quali sono le norme da rispettare?

L’accessibilità al web è data da una serie di strumenti e tecnologie che permettono anche alle persone con disabilità di poter usufruire dei contenuti dei vari siti internet. Ricordiamo che l’accesso alle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni è considerato un diritto umano fondamentale dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e, per quanto riguarda il territorio italiano, la Legge Stanca stabilisce che per accessibilità si intende la capacità di siti web e applicazioni, di fornire informazioni e offrire servizi senza discriminazioni nei confronti di chi, causa disabilità, ha bisogno di particolari tecnologie assistive.

È utile ricordare che l’accessibilità è un concetto che riguarda tutti e non solo le persone con disabilità, ma anche, per esempio, coloro che si trovano nei Paesi in via di sviluppo o in zone tecnologicamente meno avanzate o che abbiano delle difficoltà temporanee o legate all’avanzare degli anni.

Gli strumenti

Lo screen reader, cioè il “lettore di schermi”, è una tecnologia che interpreta il testo visibile sullo schermo di un computer e lo rende fruibile anche per le persone non vedenti o ipovedenti, attraverso uno schermo braille o uno strumento vocale. Ma la cosiddetta categoria delle tecnologie assistive comprende anche software di ingrandimento dello schermo, display braille, joystick e monitor a tracciamento oculare, strumenti di riconoscimento vocale.

Per chi ha problemi di udito, esistono delle tecnologie che affiancano ai file audio o video dei testi che facilitano la comprensione. Per rivolgersi a persone con disabilità cognitive è necessario utilizzare un linguaggio semplice, con un font leggibile, in una pagina organizzata per una semplice e logica fruibilità. Altro aspetto da tenere in considerazione è quello legato alla disabilità fisica e, magari, all’impossibilità di usare il mouse, per questo il sito dovrebbe essere accessibile attraverso la tastiera del computer.

Ma il rispetto delle linee guida non è elemento sufficiente: serve testare la reale accessibilità dei siti web con prove dirette, magari con utenti che fanno uso di tecnologie assistive. L’ultimo aspetto interessante da tenere in considerazione è che le tecnologie create per le persone con disabilità vengono sempre più spesso utilizzate anche da altre persone: è il caso degli assistenti vocali o dei sottotitoli.

Giuseppe Giuliani

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