Persone con e senza disabilità sulle Dolomiti

Il gruppo Brenta Open guide alpine, persone con e senza disabilità e musicisti ha viaggiato per le Dolomiti dal 13 luglio completando così domenica la traversata della Via delle Normali.

È la decima volta che questo appuntamento si rinnova e i partecipanti si trovano ad affrontare nove cime diverse in nove giorni. Il territorio è quello di Dolomiti Paganella e si viaggia intorno ai 3mila metri per circa 40 chilometri, tra camminate, pareti da scalare e vie ferrate.

Il progetto Brenta Open nasce nel 2016 con l’obiettivo di riattrezzare le vie normali e rendere il percorso fruibile a tutti. Su idea della guida alpina Simone Elmi, l’iniziativa ha coinvolto anche le Guide Alpine del Trentino.

Per Manuel Zambanini, vicepresidente di Dolomiti Open, l’obiettivo vuole essere di rappresentare « la volontà dell’individuo e il superamento delle barriere fisiche e mentali grazie all’esperienza della forza del gruppo».

Il percorso è iniziato con la salita al rifugio Cacciatore ed è proseguito con la cima Ambiez, la Via Migotti e la cima Tosa. E, ancora la cima Brenta da sud a nord e la cima Falkner. Ultime fatiche sono state, da Madonna di Campiglio, l’escursione inclusiva con le Guide Alpine e la salita in mountain bike e handbike verso il rifugio Graffer aggiunta la scalata a cima Grostè e al Campaniletto dei Camosci.
Sino a settembre sono, inoltre, in programma attività ed escursioni aperte a tutti con la partecipazione di numerosi testimonial con disabilità.
Giuseppe Giuliani

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