Mattel lancia la Barbie non vedente

Una nuova versione della bambola Barbie arriva dal colosso dell’industria dei giocattoli. Si tratta di Barbie non vedente, con vestiti tattili e una confezione con apertura facilitata, in modo da permettere anche a bambine e bambini con disabilità visiva di giocare in autonomia.

Per garantire la reale rappresentazione della disabilità visiva, l’azienda ha collaborato con l’American Foundation for the Blind.

La Barbie non vedente

La nuova versione della bambola si presenta dotata di bastone bianco con fascetta rossa (ausilio delle persone cieche) e occhiali da sole eleganti, i vestiti sono in tulle e raso e sono pensati come dei veri e propri piccoli capi di abbigliamento adattivo, con elastici e occhielli facili da utilizzare anche per chi non vede.

Inoltre, e qui ci sarebbe da storcere un po’ il naso, lo sguardo dovrebbe (secondo l’azienda) riprodurre quello di una persona con disabilità visiva. Non è ben chiaro quale sia, dato che le persone ipovedenti e cieche sono tutte diverse e non esiste uno “sguardo standard” nella disabilità visiva.

La collezione “Fashionista”

La Barbie non vedente fa parte di una collezione lanciata da Mattel nel 2009, comprendente circa 176 tipologie tra cui una serie di Barbie con diversi colori della pelle e diverse corporature, una con protesi alla gamba, una in sedia a rotelle e un Ken con vitiligine.

«È dimostrato che giocare con le bambole» spiega Krista Berger, Senior Vice President di Barbie e Global Head of Dolls, «aiuta a sviluppare l’empatia e le capacità di elaborazione sociale dei bambini, alimentando le abilità sociali necessarie per eccellere nel loro futuro, immaginando di poter diventare qualsiasi cosa».

Il prossimo passo, annunciano dall’azienda, è di collaborare con l’organizzazione americana National Down Syndrome Society per lanciare una Barbie nera con sindrome di Down.

Roberta Gatto

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