A Milano la “Pit’sa” è vegetale, ma soprattutto inclusiva
Si chiama “Pit’sa”, ma si legge pizza. Inaugurato di recente a Milano, il locale nasce dall’idea di Giovanni Nicolussi e dalla necessità di sua madre di eliminare, per questioni di salute, carne, latte e derivati. La soluzione per Nicolussi è rappresentata dalla pizza vegetale e da un prodotto appetibile non solo per vegetariani e vegani. Ma non è il prodotto vegetale l’unica peculiarità di “Pit’sa”: l’altro capitolo riguarda l’inclusività. Giovanni Nicolussi si guarda attorno, ha un fratello con disabilità e uno zio della moglie con sindrome di Down e nello staff del locale decide di inserire ragazzi con la sindrome di Down . L’esperienza è positiva: i ragazzi impegnati in un lavoro crescono in autostima e autonomia, si confrontano con i problemi quotidiani e con le altre persone.
Il supporto ai ragazzi e al titolare dell’attività arriva dall’Agpd (Associazione genitori e persone con sindrome di Down) che opera per favorire un percorso di vita indipendente di ragazze e ragazzi con sindrome di Down e combatte il preconcetto diffuso nell’opinione pubblica della persona con disabilità incapace di vivere autonomamente. Il punto di riferimento per Nicolussi è Nico Acampora, fondatore di PizzAut che dà lavoro ai ragazzi con autismo.