374 milioni alla Sardegna per ricerca, sviluppo, salute dei cittadini e inclusione sociale
374 milioni di euro, di cui 262 provenienti dal bilancio dello Stato e 112 dal bilancio regionale. Si tratta del fondo denominato Programma Complementare (Poc) regionale e istituito dal Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) su proposta del ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr.
«Quello di oggi è un segnale importante per la Sardegna» spiega Fitto «le risorse oggi assegnate saranno indirizzate al finanziamento di progetti in settori strategici per cittadini e imprese, ma questo è solo un primo importante risultato delle interlocuzioni avviate tra il Governo e la Regione in grado di condurre in tempi rapidi alla sottoscrizione dell’Accordo per la Coesione».
Le aree finanziate
La conferma arriva dopo l’accordo sottoscritto lo scorso 15 luglio tra il ministro Fitto e la presidente Alessandra Todde avvenuto durante un incontro a Roma.
Le aree finanziate spaziano da azioni di inclusione sociale, con un particolare riguardo al potenziamento dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia, all’offerta di servizi sanitari e sociosanitari fino ai servizi per l’occupabilità, cui sono destinati circa 120 milioni di euro.
Assegnati fondi anche per istruzione e formazione, con interventi di contrasto all’abbandono scolastico e rafforzamento della capacità amministrativa degli enti preposti alla gestione del programma. Da finanziare, anche progetti di ricerca, sviluppo e innovazione realizzati da
imprese in collaborazione con Università e Centri di ricerca, con l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di innovazione.
C’è spazio anche per progetti di potenziamento dei sistemi digitali, con la semplificazione, dematerializzazione e riduzione del carico burocratico per gli enti locali (cui sono destinati 25 milioni di euro). Ancora, 44 milioni di euro sono assegnati alla competitività delle imprese per la diversificazione degli investimenti, l’internazionalizzazione e l’attrazione di investimenti esteri.
Circa 85 milioni di euro vanno poi a finanziare progetti di contenimento dei consumi energetici, mobilità sostenibile, prevenzione dei rischi climatici, contrasto al dissesto idrogeologico e ai fenomeni di erosione costiera e prevenzione e contrasto degli incendi. Infine, 62 milioni di euro alla tutela delle risorse naturali per la riduzione delle perdite idriche e per la valorizzazione delle risorse naturali e culturali dell’isola.
Roberta Gatto