Lo sport come farmaco: presto in ricetta medica

Lo sport fa bene alla salute, al pari di un farmaco. Per questo, la senatrice Daniela Sbrollini è la prima firmataria del Ddl “Disposizioni recanti interventi finalizzati all’introduzione dell’esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all’interno del Servizio sanitario nazionale”, sottoscritto il 1 agosto 2024 da tutti i partiti in Commissione Sanità del Senato.

In una nota, si legge come l’inattività fisica costerà all’Italia circa 1,3 miliardi di euro nei prossimi trent’anni. Un motivo in più per promuovere lo sport attraverso il Ddl e permettere quindi alle famiglie di godere di detrazioni fiscali attraverso il 730.

Il Ddl

Il disegno di legge presentato dalla senatrice Sbrollini «intende dare la possibilità a pediatri, medici di medicina generale e specialisti di inserire l’esercizio fisico in ricetta medica, così che le famiglie possano usufruire delle detrazioni fiscali. La speranza» prosegue «è che, recuperando attraverso il 730 parte dell’investimento, le persone siano incentivate a impegnarsi in attività positive per la propria salute».

Nonostante lo sport abbia un comprovato effetto positivo sul benessere psicofisico è infatti ancora troppo poco praticato. «I dati dell’Euro parlamento» prosegue la senatrice, «dicono che nell’Unione europea, il 45 per cento delle persone afferma di non fare mai esercizio fisico o praticare sport e una su tre ha livelli insufficienti di attività fisica. La conseguenza» conclude, «è l’insorgere di milioni di casi di malattie non trasmissibili che peggiorano la salute delle persone e gravano sulle economie dei singoli Paesi».

Roberta Gatto

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