Al St. James Park tornano le maglie per i tifosi non udenti

Quelle maglie, il Newcastle le ha già utilizzate nella scorsa stagione sportiva, per la precisione il 13 aprile contro il Tottenham e adesso rinnova l’impegno per la stagione di Premier League che sta per iniziare.

Il progetto si chiama “Unsilence the Crowd” (folla senza silenzio) e prevede un maggior coinvolgimento nelle partite della squadra inglese dei tifosi con deficit uditivo, anche partendo dal motto del Newcastle: “We are United” (siamo uniti).

Si tratta di maglie che hanno microfoni e sensori capaci di captare suoni e rumori che arrivano dagli spalti e di trasformarli in una sensazione tattile grazie a un apposito software. In sostanza, il tifo dello stadio viene “tradotto” in vibrazioni percepibili attraverso le maglie e, ovviamente, l’intensità cambia a seconda del momento della partita e della partecipazione degli spettatori sugli spalti.

Sandro Tonali con la maglia del Newcastle

Contro il Tottenham furono 15 i tifosi che presero parte alla prima fase di questa iniziativa e le maglie vennero indossate anche dai giocatori.

Si tratta di un’iniziativa dove si prevede una maggiore interazione e quindi una maggiore integrazione per tifosi sordi o ipoudenti. Come? Attraverso l’utilizzo della tecnologia aptica in grado di inviare dei feedback agli utenti attraverso il senso del tatto. In questo modo, un primo piccolo campione di quindici fan dei Magpies potrà vivere le emozioni e le sensazioni dello stadio nonostante il proprio disturbo.

Sela, il mail sponsor del Newcastle, fornirà ai giocatori (e ai tifosi coinvolti) per la partita contro il Tottenham delle maglie speciali, provviste di microfoni e sensori appositi: “acquisiscono” il rumore proveniente dagli spalti dell’impianto, poi un software invia degli impulsi a un microchip, che a sua volta li analizza e li trasforma in vibrazioni. Queste vibrazioni hanno diversa intensità a seconda del momento della partita e dei decibel percepiti, e così restituiscono una sorta di feedback proporzionato al frastuono prodotto dallo stadio.

Giuseppe Giuliani

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