Raffaele Farigu, in un libro il suo ricordo

Quasi cento pagine, decine di fotografie e un titolo e sottotitolo eloquente: “Raffaele Farigu Un uomo che vedeva lontano”. Il testo pubblicato nell’ambito del progetto “Disabilità istruzione, formazione e integrazione” (la copertina del libro è il ritratto dello stesso protagonista a cura di Francesco Dejana) è finanziato da Ierfop con il contributo previsto della legge 379/1993. Trentacinque testimonianze di persone che con lui hanno avuto a che fare in tanti anni di impegni politici e sociali passando da alcuni membri del Consiglio di amministrazione di Ierfop, ma anche collaboratori, politici e amici come Franco Rais, Giovanni Nonne, il presidente nazionale Uici Mario Barbuto, l’ex presidente regionale dell’ordine dei medici Mondino Ibba, l’ex Rettore dell’Università di Cagliari Pasquale Mistretta, l’editore sardo Sergio Zuncheddu.

«Abbiamo voluto fortemente la pubblicazione di questo libro di testimonianze» spiega il presidente Ierfop Roberto Pili, «perché nella sua condizione di vulnerabilità, Raffaele Farigu ha saputo generare una tenace volontà di reazione sviluppando un impegno politico e sociale capace di modificarne il destino». Perché il fondatore di Ierfop, dalla fine degli anni ’80 seppe promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità «basato sull’istruzione» ricorda ancora Pili, «sulla formazione e sulla cultura attraverso concetti che hanno precorso i tempi».

«Nella sua attività politica» ricorda Antonello Cabras già presidente della Regione Sardegna, «prevaleva comunque la sua appartenenza al mondo della disabilità». «Ricordo con piacere quando mi raccontò le sue esperienze scolastiche e universitarie» ricorda nel libro Donatella Petretto, docente di Psicologia all’Università di Cagliari, «che ben esprimevano uno dei principi cardine del suo pensiero: la cultura, la conoscenza, le competenze rappresentano il faro di un percorso verso l’inclusione e il riconoscimento della persona con disabilità come “cittadino tra i cittadini”». Che poi è diventato il motto di Ierfop: “uomini fra gli uomini, cittadini fra i cittadini, lavoratori fra i lavoratori”.

«Molti pensavano, sbagliando» ricorda Graziano Milia sindaco di Quartu Sant’Elena, «che Raffaele Farigu rappresentasse solo il mondo della disabilità e invece con la sua sensibilità profonda, la sua tenacia che lo distinguevano dagli altri, conduceva come nessuno le battaglie civili».

Lascia un commento