Dal primo settembre Bonus assunzioni per donne, giovani e nelle Zes

Dal primo settembre e fino al 31 dicembre 2025 è possibile richiedere l’attivazione di bonus per l’assunzione di giovani, donne e nelle Zone economiche speciali del Mezzogiorno (Zes). Il tutto è compreso nel quadro di agevolazioni attivate nel decreto Coesione dello scorso 3 luglio per incentivare l’occupazione in Italia per le categorie solitamente più svantaggiate. Si tratta di misure che si uniscono alla prima attuazione della riforma fiscale dove è prevista una deduzione fino al 120 per cento (arrivando anche al 130 per cento in specifici casi). Tutto questo avvieneper chi assume a tempo indeterminato precise categorie di lavoratori. Insomma, una sorta di Superbonus del lavoro.
Previsti esoneri contributivi al 100 per cento per due anni a coloro che assumeranno a titolo definitivo under 35, donne e nelle aree del Sud Italia.
Bonus giovani

Rispetto l’agevolazione del 2023 per l’assunzione di giovani lavoratori, l’incentivo è rivolto ai datori di lavoro nel settore privato che dal primo settembre ed entro il 31 dicembre 2025 danno impiego a soggetti con meno di 35 anni che non sono mai stati occupati. La norma prevede che il contratto di lavoro sia di tipo subordinato e a tempo indeterminato.
In questo caso, l’esonero fiscale è del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali (esclusi i premi e i contributi Inail) per un periodo massimo di due anni. In pratica, si tratta di un bonus di 500 euro mensili per ogni lavoratore, fatta eccezione per le regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna che potranno ottenere uno “sconto” fino a 650 euro al mese. Vengono esclusi i rapporti di lavoro domestico (colf e baby sitter) e di apprendistato, mentre il bonus spetta in caso di precedente assunzione con apprendistato non proseguito in ordinario rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
L’azienda che assume non deve aver effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti e non dovrà licenziare nei sei mesi successivi. Pena il recupero dei bonus.

Assunzione di donne: le condizioni

Sgravio al 100 per cento anche per i datori di lavoro privato che intendono assumere donne. Il periodo rimane sempre di 24 mesi con il versamento dei contributi previdenziali fino a un massimo di 650 euro al mese per ogni donna impiegata a tempo indeterminato tra il primo settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.
Le lavoratrici dovranno però avere alcune caratteristiche. Non dovranno aver avuto un impiego regolarmente retribuito per almeno sei mesi precedenti e dovranno essere residenti in una delle regioni della Zes unica per il Sud, oppure prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi mentre potranno essere residenti ovunque. Prevista anche la condizione di dover operare nelle professioni e nei settori che contano un tasso di disparità di occupazione  tra uomini e donne oltre almeno il 25 per cento. Rimangono sempre esclusi i lavori di colf e baby sitter.
Attività imprenditoriali di under 35

Volendo favorire l’occupazione giovanile, già dal primo luglio 2024 e fino al 31 dicembre 2025 è attivo un incentivo rivolto agli under 35 disoccupati che avviano un’attività imprenditoriale in settori strategici. Essi possono essere lo sviluppo di nuove tecnologie, la transizione digitale e la sostenibilità. Si tratta di un esonero fiscale al 100 per cento del versamento dei contributi previdenziali (senza contare premi e contributi Inail) per un massimo di tre anni, nel limite di 800 euro su base mensile e per ciascun lavoratore con meno di 35 anni assunto a tempo indeterminato. Le nuove attività possono richiedere all’Inps un ulteriore contributo di 500 euro mensili – che non concorre alla formazione del reddito – per tre anni e non oltre il 31 dicembre 2028.

Bachisio Zolo

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