Un momento della presentazione con Roberto Pili e Donatella Petretto
Curiosità e tanta: parlare a un festival letterario di un tema come quello della longevità e dei modi per raggiungerla trova un pubblico appassionato e curioso. «Il genere umano» sottolinea il presidente Ierfop e della Comunità della longevità Roberto Pili, «ha una vita concettuale massima di 130 anni. Per riuscire, non dico a raggiungerla, ma perlomeno ad avvicinarsi a quella durata di vita, occorre guardare gli esempi che vi riescono». Ecco dunque lo studio delle Blue zone nel mondo, come quella dell’Ogliastra, in Sardegna «dove si registra la percentuale più alta al mondo di ultracentenari e novantenni» rivela ancora Pili, «con la presenza della famiglia Melis che vanta il record di anni complessivi».
Per capire le ragioni di questi numeri così particolari ci si è quindi approcciati con diversi modi d’ascolto. Oltre quello medico scientifico, «anche con quello psicologico» come sottolinea Donatella Rita Petretto anche lui coautrice del libro “Giovani e Longevità insieme per promuovere la salute” insieme Roberto Pili, Gian Pietro Carrogu e Luca Gaviano. «La psicologia dell’uomo» ribadisce la Petretto docente di Psicologia Clinica all’Università di Cagliari, «si sviluppa in diverse fasi della vita e se paragoniamo la vita a una maratona, noi nella parte più matura della vita avremo le energie e le risorse che abbiamo saputo coltivare».