Non vedenti, l’ironia di “Orbi et orbi” conquista il web
Chiunque pensi che vivere con una disabilità visiva sia un dramma avrà modo di ricredersi. A dimostrarlo con i loro video sui principali canali social sono Krenare Zylfalari e Luca Barani, giovane coppia di non vedenti che su Instagram e Tiktok sfiora i 100mila follower.
Italo-kosovara lei, spezino lui, Crenare e Luca si conoscono a un corso di centralinisti a Bologna. Da lì, diventano una coppia nella vita e nel lavoro, fino a creare nel 2020 Orbi et orbi, un progetto volto a sensibilizzare sulla vita delle persone con disabilità visiva.
Con i loro video puntano infatti ad abbattere ogni barriera, non solo architettonica ma anche e soprattutto sociale. «Questo» confermano i due, «è un altro obiettivo di Orbi et Orbi: informare e sensibilizzare per far sì che i non vedenti non vengano visti come degli alieni che fanno chissà quali magie con il bastone per evitare gli ostacoli, ma semplicemente come persone che si approcciano alla vita guardandola da un “altra prospettiva”».
L’ironia come strumento di informazione
La prima cosa che si nota guardando i video di Crenare e Luca è la sottile ironia con cui affrontano la tematica della disabilità visiva. Perché a volte un sorriso vale più di mille parole.
La coppia ci tiene a sottolineare questo aspetto: «Per noi ironia e autoironia sono alla base di tutto» affermano. «Abbiamo voluto incentrare Orbi et Orbi in quest’ottica che arriva molto, perché vogliamo dare quel messaggio di vicinanza creando una maggiore empatia con i follone».
La normalità della disabilità visiva
Come anche altri influencer con disabilità, Crenare e Luca vogliono comunicare ai follower la normalità dell’essere ciechi o ipovedenti. «Siamo persone normali come tutti» ripetono, «e facciamo le stesse cose che fanno gli altri, abbiamo una vita normalissima, ovviamente con maggiore difficoltà, però le difficoltà fanno parte della vita e noi cerchiamo di affrontarle con tanta positività».
Nei loro video mostrano azioni quotidiane come cucinare o truccarsi e spesso gli spunti arrivano proprio dai commenti di chi li segue. Una delle curiosità più diffuse riguarda proprio le modalità di lettura dei commenti, ma c’è spazio anche per domande su come una donna non vedente possa piastrarsi i capelli, su come si debba accompagnare una persona cieca o ancora su come stappare una bottiglia senza vedere.
Alla comunità dei ciechi queste domande possono apparire banali e forse anche un po’ sciocche, ma Crenare e Luca hanno capito quanto, per chi non ha a che fare con il mondo della disabilità visiva, siano tutt’altro che scontate. E sono persino riusciti a mostrare come le persone cieche e ipovedenti siano in realtà capaci di fare più o meno tutto semplicemente con qualche accorgimento in più.
Roberta Gatto