Il Disability Pride a Padova
“Autodeterminazione e Progetto di Vita” è il tema del Disability Pride di Padova, voluto da un gruppo di associazioni venete guidate da “Muoversi in Libertà”. Si tratta del primo passo di un’iniziativa che punta a raggiungere tutte le province venete.
Si parte la mattina del 14 a Palazzo Bo con l’incontro su “Barriere e integrazione: da dove partiamo e dove vorremmo arrivare”. Si prosegue nella stessa sede, ma di pomeriggio con un altro confronto su “Qualità della vita, tra strumenti a disposizione e diritti esigibili”. Domenica 15 è prevista la parata e, a seguire, in piazza delle Erbe, attività sportive e momenti di intrattenimento per tutta la giornata. L’accesso agli eventi è libero.
Per la presidente di “Muoversi in Libertà”, Claudia Frizzarin «è necessario affrontare il tema della disabilità su più livelli, cercando di superare la visione assistenzialistica e concentrando l’attenzione sulla persona con disabilità». Due gli appuntamenti collaterali del Disability Pride tra cui la mostra “Sensuability: ti ha detto niente la mamma?”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sessualità delle persone disabili. La mostra si potrà visitare sino al 22 settembre al Centro culturale Altinate San Gaetano. L’altro appuntamento riguarda l’esibizione dei Terconauti, un gruppo che propone lo spettacolo comico “Una storia di autismo normale”. In questo caso, l’appuntamento è in piazza delle Erbe a chiusura della serata.
Ad accompagnare il pubblico durante lo spettacolo saranno gli interventi di Valentina Pasin, psicologa e psicoterapeuta che spiega come «non tutte le disabilità sono visibili, anzi il 93 per cento è invisibile, in particolare quelle che appartengono al mondo delle neurodivergenze e questa diversa percezione si scontra con l’incapacità della società di riconoscere e accettare una diversa visione delle cose».
Giuseppe Giuliani